Lamborghini Sián: come funziona il sistema ibrido
LA PRIMA IBRIDA. Al Salone di Francoforte la Lamborghini ha finalmente svelato sua prima supercar ibrida, che inaugura una nuova era per la casa di Sant’Agata; si chiama Lamborghini Sián FKP 37 ed è una hypercar in tiratura super limitata di 63 esemplari da oltre un milione di euro. Grazie al V12 aspirato e all’unità elettrica la Sián sviluppa 819 cv e accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi (qui per saperne di più); tuttavia, come indicano il prezzo di listino e la produzione esigua non si tratta della sostituta della Aventador. Per una V12 ibrida di serie ci sarà ancora da attendere e il direttore tecnico Maurizio Reggiani ci ha spiegato (qui l’intervista) questa scelta e le particolari caratteristiche del sistema ibrido.
IL SUPERCONDENSATORE. Il sistema ibrido della Lamborghini Sián prevede la presenza di un motore elettrico da 34 cv inserito nel cambio robotizzato a singola frizione. Ma, a differenza dei sistemi mild-hybrid presenti su un grande numero di nuove auto a benzina e turbodiesel, la Sián non conserva l’elettricità in un piccolo pacco batterie agli ioni di litio, ma utilizza un supercondensatore. Quest’ultimo consente accumulare e soprattutto scaricare l’energia molto più rapidamente di una batteria. Viene caricato ad ogni frenata dal sistema di recupero montato sulle ruote e può rilasciare molto rapidamente energia al motore elettrico inserito nel cambio, migliorando così l’accelerazione – per esempio – in uscita di curva. Un sistema ibrido, quindi, che non modifica l’esperienza di guida delle V12 italiane ma regala più spinta quando si accelera alle basse velocità.
SPERIMENTAZIONE. Il motore elettrico interviene anche nei cambi di marcia colmando i vuoti di potenza tipici dei cambi automatici a singola frizione quando passano da un rapporto ad un altro. Un sistema efficace e, secondo la casa, tre volte più leggero di un tradizionale mild-hybrid con batteria al litio; ma come spiega Maurizio Reggiani non abbastanza efficiente in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni. Per questo motivo almeno per il prossimo futuro l’elettrificazione delle V10 e V12 di serie avverrà in modo più tradizionale. Con la Sián la Lamborghini ha invece voluto dimostrare che esistono diverse tecnologie per implementare il sistema ibrido sulle supercar senza comprometterne il carattere tanto apprezzato.
IN ONORE DI PIËCH. Anche il nome della nuova hypercar della Lamborghini si distacca dalla tradizionale nomenclatura ispirata alla corrida spagnola. Sián significa infatti fulmine in dialetto bolognese mentre la sigla FKP 37, aggiunta solamente qualche giorno dopo la presentazione alla stampa, è un omaggio a Ferdinand Piëch ex presidente della Volkswagen, uomo chiave nell’acquisizione del marchio italiano alla fine degli anni ’90, scomparso il 25 agosto scorso a 82 anni.