Lamborghini Revuelto, bella e quasi impossibile
L’ATTESA È TERMINATA. Eccola finalmente la nuova Lamborghini, erede dell’Aventador, della quale si parla da tantissimo tempo. Forse i primi sussurri sono cominciati quando nemmeno a Sant’Agata Bolognese avevano le idee ben chiare su quello che avrebbero dovuto fare. Del resto la curiosità era tanta, perché la vettura doveva segnare l’inizio di una rivoluzione tecnica proiettata verso l’elettrificazione ma anche nascere nel momento giusto per celebrare opportunamente i 60 anni della Casa del Toro (per la cronaca, il compleanno, sarà il 7 maggio).
TORNA IL TEMA DEI TORI. Ma anche se la sua “mission” era quella di essere diversa da tutto ciò che si era visto prima, nel contempo, doveva riallacciarsi alla tradizione. Ragion per cui le è stato dato nuovamente il nome di un toro – Revuelto – per mantenere un’abitudine dalla quale, dalla Miura del 1966 in poi, si è derogato pochissime volte.
LA PRIMA IBRIDA VERA. La Lamborghini Revuelto, a rigor di logica, non è la prima auto elettrificata della Lamborghini, perché il ruolo di apripista è stato appannaggio della Sián del 2019. Ma in quel caso si trattava di un’ibrida quasi sperimentale, con un piccolo motore elettrico (solo 34 CV) alimentato da un supercondensatore e non da una batteria. Senza contare che di Sián ne sono state prodotte solo un’ottantina, tra coupé e raodster, quindi non ha avuto un’importanza commerciale rilevante. La Revuelto, invece, è un’ibrida plug-in vera, che si avvale di una tecnologia più consolidata, anche se portata allo stato dell’arte. Sarà prodotta effettivamente in serie – e il prezzo di circa 510 mila euro non ne frenerà più di tanto la diffusione nella fascia di mercato di sua competenza – e alza l’asticella a un livello più alto rispetto a quello toccato dalle concorrenti, a cominciare dalla pur straordinaria Ferrari SF90 Stradale da 1000 CV.
I CILINDRI SON SEMPRE 12. Per non disorientare gli affezionati del marchio, il motore rimane un V12 aspirato, secondo lo schema che da sempre contraddistingue le Lamborghini di altissima gamma. Deriva da quello dell’ultima Aventador, tanto è vero che la cilindrata è la stessa quasi fino all’ultimo centimetro cubo: 6498 cc. Ma il peso è sceso di 17 kg e la potenza termica è cresciuta fino a 825 CV, ottenibili al regime spaventoso (quanto meno per un motore così enorme) di 9250 giri, mentre l’Aventador più aggiornata si “fermava” a 780 CV a 8500 giri.
QUATTRO MOTORI. Ma alle quattro ruote della Revuelto arrivano 1015 CV complessivi, perché a dare una mano al V12 ci sono tre motori elettrici che possono erogare fino a 150 CV ciascuno. Due sono davanti, uno per ciascuna ruota anteriore, per ottenere la trazione integrale e un effetto “torque vectoring” efficacissimo ai fini della direzionalità e della tenuta di strada. L’altro è montato in corrispondenza del cambio.
ACCIDENTI CHE COPPIA! E anche a livello di coppia massima c’è ben poca storia, perché ai 720 Nm a 6250 giri del vecchio modello, si contrappongono i 725 Nm a 6750 giri del nuovo V12, ai quali, però si aggiungono i 350 Nm ciascuno che i due motori elettrici anteriori possono arrivare a erogare e i 150 Nm di quello posteriore.
10 KM IN ELETTRICO. Quando si viaggia a “emissioni zero” la batteria da 3,8 kWh – ricaricabile dall’esterno in 30 minuti (a 7 kW in corrente alternata) oppure utilizzando l’energia prodotta dal V12 (in questo caso bastano 6 minuti) – permette un’autonomia elettrica di una decina di km. In questo caso sono per lo più le ruote anteriori a “tirare”, ma il motore elettrico posteriore dà una mano quando serve, quindi anche in questa modalità di utilizzo la Revuelto è una 4×4 a tutti gli effetti. E anche la retromarcia è totalmente delegata ai tre motori elettrici.
IL CAMBIO È FINITO DIETRO. Non dovendo essere collegato all’avantreno, il cambio ha potuto essere montato dietro il motore e non davanti come sull’Aventador, quindi si è potuto liberare spazio nel tunnel centrale per alloggiare la batteria. Non solo: per limitare gli ingombri totali della Lamborghini Revuelto, il cambio è stato montato trasversalmente, come non si vedeva più tra le Lamborghini di serie dai tempi della Miura. E si tratta di una nuova unità a doppia frizione e otto rapporti che finirà su tutte le prossime supersportive Lamborghini. Questo rappresenterà un altro grande vantaggio rispetto all’Aventador, che montava un robotizzato tradizionale a 7 marce, molto veloce ma brutale. La nuova unità dovrebbe invece garantire, oltre a una rapidità di innesto ancora maggiore, un funzionamento più soft nella guida tranquilla.
REGOLABILE A PIACERE. Legate al sistema ibrido ci sono tre nuove modalità di guida – Recharge, Hybrid e Performance – che vanno a combinarsi con i settaggi Città, Strada, Sport e Corsa: la selezione avviene tramite due comandi rotanti posizionati sul volante e può originare 13 diverse combinazioni. Tanto per fare qualche esempio, nella modalità Città, che fino a quando è possibile sfrutta solo i motori elettrici, si dispongono fino a 180 CV totali. Che salgono a 886 in modalità Strada, a 907 in quella Sport a 1015 nel settaggio Corsa.
SULLO 0-100 È UN FULMINE. Secondo i dati dichiarati dalla Casa, in termini assoluti la Lamborghini Revuelto può superare i 350 km/h – 355 ne venivano dichiarati per l’Aventador Ultimae – mentre per passare da 0 a 100 km/h le bastano 2,5 secondi contro i 3 del modello pensionato a fine 2022. Come a dire che la maggior potenza compensa egregiamente i 222 kg in più del nuovo modello, che dichiara 1772 kg a secco. Si tratterà di capire, a questo punto, se e come questa differenza considerevole di masse inciderà sul comportamento in curva della Revuelto. Anche se la ripartizione dei pesi cambia pochissimo: 44%davanti/56% dietro di oggi, contro i 43% davanti/57% dietro di ieri. Le sospensioni semi attive sono a quadrilateri sia davanti, sia dietro, e a completare il quadro c’è il sistema di sterzata integrale
PIÙ CARICO AERODINAMICO. L’aerodinamica è determinata dal grande splitter anteriore, dai deflettori montati sottoscocca, dall’estrattore posteriore e dall’ala posteriore attiva a incidenza variabile su tre posizioni: il funzionamento è automatico ma, volendo, il conducente può intervenire manualmente. Tutto questo permette di generare un carico aerodinamico molto superiore rispetto a quello dell’Aventador Ultimae: fino a + 33% davanti e fino a + 74% dietro.
DENTRO È PIÙ AMPIA E DIGITALE. La Lamborghini Revuelto è interamente realizzata in fibra di carbonio, ad eccezione delle portiere e dei paraurti, e la cellula abitabile è diventata più ampia in altezza (+26 mm) e in profondità (+84 mm) e questo ha permesso anche di ricavare un po’ di spazio per i bagagli dietro i sedili. La plancia, perfettamente in stile Lamborghini, introduce la novità (peraltro già vista da tempo in Ferrari) di un display (da 9,1 pollici) ad uso e consumo del passeggero, che va ad aggiungersi ai due da 12,3 pollici della strumentazione virtuale e dell’infotainment. E le razze del volante sono molto dense di comandi, tramite i quali si selezionano le modalità di guida, si attiva il sollevamento del muso per affrontare rampe e dissuasori, si regola l’ala posteriore e si azionano gli indicatori di direzione e il launch control.
SEMIAUTONOMA E CONTROLLABILE. E non si può tralasciare il fatto che la Lamborghini Revuelto ha anche un sistema sofisticato di telecamere, sensori e radar che permettono di ottenere un sistema di guida semiassistita di Livello 2, al vertice assoluto della categoria. E nella dotazione c’è anche una funzione di aiuto alle manovre in retromarcia, che rappresentano tradizionalmente un incubo per i possessori delle supersportive Lamborghini. A questo si aggiunge l’integrazione nel sistema di infotainment (aggiornabile “over the air) di Amazon Alexa, che permette anche di regolare clima, navigazione e media tramite comandi vocali. Mentre l’applicazione Unica consente di monitorare lo stato della Revuelto da remoto e anche di controllarne l’utilizzo quando viene guidata da una persona diversa dal proprietario.
UNA DIVERSA DALL’ALTRA. E per chi non si fosse ancora soddisfatto della singolarità della nuova Lamborghini, c’è un programma di personalizzazione faraonico che comprende 400 colori diversi per la carrozzeria, 70 per gli interni e possibilità pressoché infinite di scelta del tipo di cuciture e degli abbinamenti cromatici. Le prime Lamborghini Revuelto verranno consegnate ai loro proprietari entro la fine del 2023 ma sembra che tutti gli esemplari che verranno prodotti da qui ai prossimi due anni siano già stati tutti prenotati.