Lamborghini: le novità in arrivo nel 2022
Due Urus e due Huracán, proposte in quattro nuove diverse declinazioni. Probabilmente saranno questi modelli a chiudere il ciclo della combustione, per così dire, ‘pura’ della Lamborghini. L’elettrificazione per il marchio si fa sempre più vicina, e il battesimo su strada della Countach LPI 800-4 di questi giorni lo dimostra, perché l’erede della supercar disegnata da Marcello Gandini monta lo stesso propulsore ibrido della Siàn. E se entrambe si possono considerare delle one-off, ovvero delle piccolissime serie della Casa del Toro, segnano comunque l’ingresso dell’elettrificazione, prima dell’arrivo di nuovi modelli di serie ibridi, forse già dal 2023. Ma non ci sarà da attendere così tanto per vedere nuove declinazioni nella gamma della Lamborghini e alcune delle novità attese da qui ai prossimi dodici mesi potrebbero sorprendere più di qualcuno.
DUE TORI RIALZATI. Ma partiamo dalle novità più tradizionali, quindi dalla Urus, che quest’anno sarà protagonista di due importanti evoluzioni. Con oltre 15mila vendite all’attivo, è il modello dei record per la Casa del Toro (è al momento la vettura più venduta nella storia del marchio) e il restyling di metà carriera sarà una ‘rinfrescata’ che toccherà il frontale e il posteriore, oltre ad aggiornamenti che coinvolgeranno il design dei cerchioni e il rivestimento degli interni, ma che sostanzialmente non stravolgeranno l’aspetto della ‘supersuv’. È inoltre molto probabile che il ‘ringiovanimento’ della Urus aggiungerà il suffisso ‘Evo’ al nome. Sempre nel 2022, poi, si dovrebbe vedere il debutto del Toro rialzato in declinazione sportiva: la Performante. Secondo alcune indiscrezioni, avrà una potenza massima nell’ordine dei 700 cavalli e diverse modifiche all’assetto e all’elettronica di guida per affinare ulteriormente le sue doti dinamiche. Entrambe le versioni della Urus monteranno – sempre secondo le ultime indiscrezioni – solo un motore a combustione, perché l’arrivo dell’ibrido plug-in è programmato per il 2024.
VELOCE OFF E ON ROAD. Sembrava fosse solo una concept e invece potrebbe diventare realtà: stiamo parlando della Lamborghini Huracán Sterrato. Avvistata in test off-road sulla neve, la supercar si riconosce subito per i centimetri in più da terra, l’aspetto robusto e le protezioni sottoscocca; a cui si aggiungono le barre sul tetto e i fari supplementari a led sul cofano anteriore. Una forma di adattamento rallystico per la Huracán, che riprende sulla falsa riga le declinazioni off-road della Jarama e della Urraco degli Anni ’70, proposte dal mito Bob Wallace. Una declinazione davvero originale per una supercar a motore centrale, mai vista prima nella produzione in serie della Lamborghini e di tutti i suoi principali competitor, di grande impatto visivo e dal divertimento assicurato: chi non vorrebbe sentire l’urlo del 10 cilindri aspirato tra il fango e la polvere di una strada sterrata? Infine, si prevede l’arrivo di una versione finale della Huracán, sulla falsariga di quanto accaduto con la Lamborghini Aventador Ultimae.
L’ERA IBRIDA. Pare proprio che bisognerà invece aspettare il 2023 per vedere una nuova Lamborghini a dodici cilidri. Sarà la sostituta dell’Aventador e monterà un V12 tutto nuovo, abbinato, pare, a un motore elettrico plug-in di tipo tradizionale, e non con supercondensatore come sperimentato sulla Sían. Come anticipato, l’elettrificazione dovrebbe fare il suo debutto sulla Urus nel 2024 e sulla prossima generazione della Huracán nel 2025. Per tutti e tre i modelli dovrebbero essere confermati i motori V12, V10 e V8 abbinati sì propulsori elettrici, ma non ridotti nella cubatura o nel numero di cilindri. (Testo: Federico Giavardi)