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Lamborghini Gallardo, è tempo di restomod…
A guardarla non si direbbe, ma la Lamborghini Gallardo ha i suoi annetti. Nata nel 2003, la “baby” supercar della casa del toro è oramai una ultraventenne, ed è quindi una vettura di interesse storico; è però abbastanza “anziana” da poter giustificare un restomod? Mmm… contando che la produzione è terminata solo una dozzina di anni fa, ni. I restomod, tendenzialmente, si concentrano su vetture che spaziano dagli anni ’60 agli anni ’90 e puntano a renderle più veloci, facili e piacevoli da guidare. Ma la Tedson Motors, azienda croata molto esperta in materia, è differente: la sua gamma, per ora, è composta dalla Daydream (un aggressivo restomod su base 993 o 964… se ne resteranno ancora al mondo) e dalla Etna, ovvero una Lamborghini Gallardo portata nel 2025.
SAVE THE MANUAL. La Lamborghini Gallardo originale, nata sotto l’ala del gruppo Volkswagen, si distingueva per un look meno vistoso rispetto a quello delle antenate, ma le linee taglienti e aggressive di certo la facevano rientrare tra le supercar esotiche. Il 5.0 V10 da 500 CV (poesia per le orecchie) si evolverà fino a diventare un 5.2 con 70 CV in più, il cambio è manuale – molto raro – o sequenziale con palette al volante, mentre la trazione può essere integrale o posteriore, nel caso della mitica LP550-2 Balboni. Tedson Motors ha piani ambiziosi ma rispettosi: nella sua trasformazione, infatti, darà la precedenza alle vetture senza il pedale della frizione, così da preservare le poche Gallardo manuali in circolazione. Apprezzabile.
UN LIMITATORE DA INFINITO E OLTRE. La Etna utilizzerà come auto donatrici delle Lamborghini Gallardo di prima generazione, quindi delle 5.0 con la trazione integrale e il cambio sequenziale, il resto invece verrà decisamente stravolto. Il glorioso V10 sarà aperto e migliorato con nuove componenti interne, uno scarico in titanio e nuova aspirazione, il tutto per ottenere circa 600 cavalli e una linea rossa del contagiri che si piazza oltre quota 10.000. La cosa suona eccitante. Le sospensioni, invece, saranno sviluppate dall’olandese JRZ con componenti derivati dalle vetture GT3 da corsa.
FIBRA DI CARBONIO À GOGO. Il restomod della Tedson sarà più “Eccentrica o Futurista piuttosto che Alfaholics”: per chi ha molta dimestichezza con il tema, significa che lo stile originale subirà importanti modifiche. La carrozzeria ha un disegno ultramoderno e tratti che rimandano alla Huracán, alla Countach, alla stessa Gallardo e ad altre supercar, eppure il risultato finale riesce comunque ad avere tanta personalità. Quell’attraente abito sarà realizzato in fibra di carbonio, risparmiando – pare – 200 kg in totale, il che significherebbe avere 600 urlanti cavalli chiamati a spingere un peso a vuoto di poco superiore ai 1.200 kg. Speriamo solo che il cambio sequenziale stia al passo e che, in caso contrario, venga migliorato. Degli interni, invece, avremo notizie più avanti, mentre la Etna farà il suo debutto ufficiale ad inizio 2026. Si tratterà di un fuoco di paglia, o la Etna si affermerà sulla scena dei restomod?