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Lancia Aurelia: la “fuorilegge” vale mezzo milione
Proprio nei giorni in cui il guru del collezionismo mondiale di auto storiche, Corrado Lopresto, inaugurava un corso master presso l’Università LIUC di Castellanza dedicato allo sviluppo delle competenze per i professionisti e gli appassionati del mondo delle classic car, qualche migliaio di chilometri più a ovest, nell’asta di Phoenix, in Arizona, RM Sotheby’s ha aggiudicato un restomod destinato a far discutere. Si tratta della Lancia Aurelia Fuorilegge, allestita dallo specialista inglese Thornley Kelham sulla base di una coupé B20 GT del 1955 ritenuta in condizioni irrecuperabili per essere riportata allo stato originale. Il fatto è che, una buona Aurelia B20 GT stradale, indipendentemente dalla serie (ne sono state prodotte 6) trova compratori, anche nelle aste specializzate più importanti del mondo, a quotazioni comprese tra i 69.000 euro (una sesta serie del 1958 aggiudicata nel Principato di Monaco lo scorso giugno) e i 200.000 dollari (una quarta serie del 1955 passata di mano a Monterey nel 2023 durante la Classic Car Week di Ferragosto).
RESTOMOD: GLI USA COME TERRA DI CONQUISTA. Viene quindi da chiedersi cos’abbia spinto il compratore a investire una tale somma per mettersi in garage un’auto unica sì nel suo genere e probabilmente più fruibile nel quotidiano di un’auto d’epoca autentica di 70 anni fa, ma certamente priva di qualsiasi appeal collezionistico. Iniziamo col dire che l’auto è stata aggiudicata in America, un Paese con una cultura automobilistica piuttosto diversa dalla nostra: certo, ha prodotto miti come Thunderbird, Corvette e Bel Air ma le loro caratteristiche tecniche e la loro diffusione quasi esclusivamente locale ne hanno fatto prodotti “regionali”. E probabilmente a quelle latitudini si fa più scena con una luccicante coupé che ricorda una leggenda della storia che con un gioiello italiano degli Anni ’50 restaurato perfettamente o conservato in modo maniacale. Ma tant’è. Andiamo a vedere di cosa si tratta, visto che nella ricostruzione Kelham non ha badato a spese, preferendo le prestazioni all’autenticità.
LA MECCANICA. Partendo da una B20 malconcia e quasi senza speranza, l’auto è stata dotata di albero di trasmissione e differenziale di provenienza Lancia Flaminia, il motore è stato portato a 2,8 litri e dotato di alberi a camme più aggressivi, iniezione di carburante e scarico specifico per ottenere maggiore potenza, circa 175 CV. Anche il cambio a 4 marce è stato ricavato da quello di una Flaminia e offre un rapporto superiore molto più lungo per dare più “gamba” alla vettura.
COME QUELLE DA CORSA. La carrozzeria è stata ritoccata in tutto e per tutto secondo lo stile della famosa B20GT che si aggiudicò le vittorie di classe alla 1000 Miglia e alla 24 Ore di Le Mans: la linea del tetto è stata abbassata notevolmente per favorire l’aerodinamica, i parafanghi sono stati allargati, gli indicatori di direzione sono stati spostati all’interno dei fari, è stata aggiunta una grande presa d’aria sul cofano e sono state modificate le sospensioni. Gli interni sono stati dotati di sedili a guscio in stile Porsche 356 Speedster, di rivestimenti in Alcantara e di un roll-bar integrato conforme alle specifiche FIA.
INTERNI RACING. In breve, l’intento di Thornley Kelham era quello di fare per la Lancia Aurelia ciò che i famosi “Outlaws” avevano fatto per le Porsche: da qui il nome Fuorilegge. Dopo il completamento del primo esemplare, Giovanni de Virgilio, figlio del progettista dell’Aurelia V6, commentò che si trattava di “un’auto molto funzionale e realistica che Gianni Lancia avrebbe potuto costruire per un amico”. L’entusiasmo suscitato dalla vettura fu tale che altri esemplari furono presto commissionati da altri appassionati per le loro collezioni, per un totale di 9 unità. L’esemplare aggiudicato a Phoenix a inizio gennaio è stato il quarto a essere completato, commissionato dal committente nel 2017 e consegnato nel 2019. È forse la creazione più audace uscita dalla scuderia Thornley Kelham fino a oggi, grazie al colore Metallic Teal. Un perfetto connubio tra il design italiano di metà XX secolo e lo stile del XXI secolo, l’interno continua il look audace con inserti in pelle verde acqua cuciti a diamante sui sedili e sulle portiere. I rivestimenti in pelle coprono gran parte delle altre superfici e contrastano piacevolmente con i tappeti color verde acqua e il padiglione in Alcantara. Gli interni sono anche funzionali, chiaramente destinati alla guida sportiva, con cinture da corsa a 4 punti, un volante con corona in legno in stile Nardi, pedaliera Tilton e un semplice pomello del cambio. Oltre ai miglioramenti delle prestazioni, questa Aurelia è stata aggiornata per garantire lusso e raffinatezza, ma anche fruibilità quotidiana.
MA LA STORIA? I freni a disco idraulici a doppio circuito, la frizione idraulica e un sistema di raffreddamento molto migliorato aumentano notevolmente la guidabilità. Un’ampia insonorizzazione e l’aggiunta di un impianto di climatizzazione migliorano ulteriormente il comfort. Questa Fuorilegge è una hot rod che secondo alcuni, forse Americani senza storia, “è bella da far invidia”, “ideale per coloro che desiderano godere della purezza e della semplicità di un classico senza tempo con comfort, prestazioni ed esclusività maggiori”. E se avesse ragione chi invece la ritiene un sacrilegio? A voi la parola.