La Tuthill GT One porta in strada le emozioni di Le Mans

La Tuthill GT One porta in strada le emozioni di Le Mans

Da quando la FIA ha introdotto la GT1 alla 24 Ore di Le Mans, 15 produttori hanno realizzato vetture per gareggiare in questa classe, cercando continuamente di far meglio dei rivali in termini di innovazione. Le auto nate per queste competizioni e poi omologate per l’utilizzo stradale spesso portavano con loro compromessi che le rendevano difficili da usare nel normale traffico, proprio perché ottimizzate per il motorsport. La Tuthill GT One segue un’altra strada, perché pur avendo le GT1 come stella polare stavolta è stata progettata in modo specifico per la strada.

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RICHIAMI ALLA 911 GT1. Nasce dal confronto tra Richard Tuthill e il cliente Elliot Ross, produttore cinematografico e collezionista di auto, messo nero su bianco dal designer californiano Florian Flatau. La GT One ha una carrozzeria completamente in fibra di carbonio che richiama la Porsche 911 GT1 che ha corso a Le Mans: tra le caratteristiche principali non si può non notare lo spoiler posteriore integrato nella coda, la presa d’aria montata sul tetto e le ruote aerodinamiche, sulle quali sono montati pneumatici Michelin Pilot Sport 4 S. I fari rotondi sono in stile 993, mentre le luci posteriori hanno una moderna grafica a led, che si sviluppa per tutta la larghezza dell’auto. Volendo, su può anche richiedere un pacchetto aerodinamico opzionale pensato per l’utilizzo in pista.

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UN LAVORONE. Anche gli interni sembrano completamente su misura. Qui si trova un quadro strumenti digitale, comandi ispirati al motorsport sulla consolle centrale e rivestimenti in pelle scamosciata. C’è anche un sistema di protezione antiribaltamento perfettamente integrato e barre antiurto laterali nelle portiere. Per realizzare da cima a fondo la Tuthill GT One servono 3.500 ore di lavoro: forse anche per questo ne verranno prodotte solamente 22 unità.

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SUPERA I 600 CAVALLI. La Tuthill non ha detto su quale base venga costruita la GT One, ma la supercar ha sospensioni anteriori e posteriori a doppio braccio oscillante, freni carboceramici e pinze su misura, per un peso totale di 1.200 kg. Sotto alla carrozzeria in carbonio, in posizione centrale, viene montato un motore boxer a 6 cilindri di 4,0 litri, disponibile in due versioni: quella aspirata produce oltre 500 cavalli, mentre con l’aiuto del turbo si superano i 600 cavalli. La potenza arriva all’asse posteriore attraverso un cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti oppure con una trasmissione manuale.

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