La prima macchi(ni)na non si scorda mai
La prima volta che ho guidato una macchina avrò avuto sì e no due anni. Forse anche meno. È inutile che fai quella faccia lì, sarà successa la stessa cosa anche a te. Parlo di quella cosa di legno, plastica o metallo che dovevi motorizzare come fossi un Flintstone e che ti ha regalato il brivido… no, non della velocità, ma del controllo: il volante è mio e me lo gestisco io. È solo che te lo sei dimenticato. Perché intanto sei cresciuto e come ogni adulto che si rispetti pensi addirittura di non essere mai stato un bambino. Ecco poi magari tu non ce l’hai davanti come me in questo momento, quella macchinina lì. Col suo legno consumato e le ruote gialle che girano storte per i divani che ha centrato. Più la guardo e più penso che neanche una Formula 1 può avere questo fascino, quello della prima volta.
TUTTI I GIOCHI DEL MONDO. Ti è venuta voglia di rivivere quell’emozione? Allora lascia stare le macchinine di tuo figlio e andate tutti insieme a fare un giro al Museo di Roma che c’è ‘Per Gioco. La collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina‘. La mostra che racconta, con oltre 700 giocattoli, quasi cento anni di sogni e di bambini (1860-1930). Il percorso è suddiviso in sei gruppi, ma il più ‘veloce’ è quello dei giochi di strada e di cielo. Ovviamente. Preparati, ti aspettano 64 macchinine, 49 treni e 30 aerei (perché a un certo punto hai anche sognato di guidare un treno o un caccia, no?). Non voglio rovinarti la sorpresa, ma la serie di modellini tedeschi Anni ’30 e delle macchine a vapore sono sicuramente tra le più interessanti. Per non parlare dell’Alfa 8C 2300 Monza. Le manca solo la parola. Se vai in dolce compagnia, non ti preoccupare, piazzala nella sezione ‘la famiglia,’ con le bambole della Regina di Svezia e la relativa casetta regale e vedrai che non sbufferà. Attenzione, a un certo punto ti succederà di pensarlo. Ma se credi che i 700 pezzi dell’esposizione sono tanti, ti sbagli. Tu pensa che l’intera collezione da cui provengono era di uno svedese, tal Peter Pluntky, che tra il 1970 e il ’99 ne ha messi insieme 10664… Nota di servizio: la mostra rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2021, ma ricordati che c’è ancora il Covid in giro, quindi informati prima di partire. E prenota.
