La Porsche 911 Speedster che non c’era ora esiste

“Non riuscivo a trovare l’auto dei miei sogni, così ho deciso di costruirmela da solo”. La più celebre frase di Ferry Porsche, come un mantra, rimbalza nella testa di Luca Trazzi, architetto e designer veronese classe ’62, sin da quando, sui banchi dell’università, sognava di mettersi al volante di una sportiva della casa tedesca.

Luca Trazzi insieme a due esemplari della sua collezione di Porsche Speedster

TUTTE… Fresco di laurea, coi primi risparmi Trazzi ha comprato la sua prima Porsche, una 356 A Speedster 1600 del 1955, in tempi in cui quelle vecchie sportive con la gobba sul cofano posteriore e il parabrezza striminzito si portavano a casa al prezzo di un’utilitaria nuova. Comincia così quella che lo stesso Trazzi non esita a definire una vera “Speedster-mania”, e che negli anni l’ha portato a riunire sotto uno stesso tetto tutti i modelli di Speedster prodotti dalla casa di Zuffenhausen, dalla prima 356 alla 911 Tipo 991.

… TRANNE UNA. Unica assente, in questo garage da far brillare gli occhi, la 911 della serie 993, che in versione Speedster è stata allestita in due soli esemplari unici e non ha mai visto le luci della catena di montaggio. Sogno impossibile? Non certo per un impallinato di Speedster come Trazzi, che di suo pugno ha tracciato le linee della sua 993 Speedster ideale e con i bozzetti sottobraccio ha bussato alle porte del reparto Progetti Speciali della Porsche. Ci sono voluti tre anni di lavoro, ma con l’aiuto di Grant Larson, che disegna Porsche dal 1989 e oggi, insieme al suo team, si occupa di realizzare i desideri più fantasiosi ed esigenti dei porschisti, Trazzi è riuscito a dare forma alla creatura che, fino a quel momento, aveva sfrecciato solo sulle ali della sua fantasia.

IL MEGLIO DEL MEGLIO. La base meccanica è quella della 911 Carrera RS, con il suo grintosissimo 3.8 sei cilindri raffreddato ad aria da 300 CV, mentre la scocca, portata a nuda lamiera e riverniciata in un accesissimo giallo creato ad hoc e battezzato Otto, come il cane di Trazzi, arriva da una cabriolet del 1994.

SEMPLICEMENTE UNICA. Segni particolari? Per contarli, non basterebbero le dita di due mani, ma saltano immediatamente all’occhio il tipico coperchio delle Porsche Speedster, che nella one-off disegnata da Trazzi si raccorda al cofano in un’originale liaision tra superfici concave e convesse, e poi i cerchi di 18” a cinque razze, lo spoiler anteriore, le minigonne e i parafanghi posteriori allargati, tutti in stile 911 Turbo. Una nuova scintilla infiamma la “Speedster-mania”, ed è un fuoco di quelli che non si spengono mai…