La Polestar 2 Arctic Circle ‘scalda’ il polo Nord
Green, silenziosa e performante. A scaldare le gelide temperature del Circolo Polare Artico arriva la Polestar 2 Arctic Circle, inteso ovviamente in senso figurato e nulla a che vedere con il surriscaldamento globale. Perché se la Polestar, ovvero il marchio full electric della Volvo, aveva rivelato i muscoli della berlina elettrica allo scorso Goodwood Festival, ora ne mostra le sue capacità nelle condizioni più estreme, dotando la sua fastback di uno speciale kit artico ispirato ai rally invernali.
UNICA. La Polestar 2 Arctic Circle sarà unica nel suo genere. Quella scesa sui ghiacci del Polo Nord, infatti, è il solo modello della concept svedese, che non troverà mai posto nella linea di produzione. Ma che ha dato alla Polestar la possibilità di testare le doti ingegneristiche e la resistenza delle componenti meccaniche ed elettriche a –35 gradi e con scarsa aderenza sul terreno.
PERFORMANCE SVEDESE. La Arctic Circle è a tutti gli effetti un pacchetto aggiuntivo, che modifica sostanzialmente l’assetto della Polestar 2 ad alte prestazioni vista a Gooodwod. Le due unità elettriche, una per asse, sprigionano quindi 476 cavalli di potenza e 680 Nm di coppia massima, mentre per adattarsi al ghiaccio e alla neve del Polo, è stata rialzata di 3 centimetri. Più alta da terra, ma anche più agile secondo la Polestar, perché il reparto sospensioni della berlina è stato studiato ad hoc dalla Öhlins: con molle più morbide del 30 percento e ammortizzatori ad alte prestazioni regolabili su nove posizioni (sia all’anteriore che al posteriore).
SU MISURA PER LA NEVE. È vero, la Polestar 2 Arctic Circle è una concept, ma presenta tutti dettagli che la rendono pronta per questa ‘impresa artica’. A partire dai penumatici invernali da 19 pollici, chiodati (490 chiodi per gomma), che completano la maggior rigidità torsionale e la reattività dello sterzo della vettura, ottenuta con barre di rinforzo installate nell’anteriore e nel retrotreno della berlina. Modifiche anche fuori e sotto la carrozzeria per Polestar 2 Arctic Circle, che trova, oltre alla livrea grigia opaca, al numero due che copre le portiere e i dettagli bianchi su cofano e passaruota, anche alcuni dettagli rallistici. Come i quattro fari anteriori aggiuntivi a LED Stedi Quad Pro, i cerchioni di connotazione sportiva della OZ Racing, i sedili anteriori avvolgenti Recaro, una pala da neve in fibra di carbonio e una cinghia di recupero. È sempre in materiale composito anche la piastra di protezione sottoscocca, installata in prossimità del paraurti anteriore. (Testo: Federico Giavardi)