La nuova Renault Clio è pronta per i rally
Dopo oltre 12mila chilometri di test e in attesa di vederla in azione come apripista al rally di Montecarlo di fine gennaio, ecco la nuova Renault Clio Rally. Partendo dalla quinta generazione della piccola francese, il reparto Renault Sport ha ottenuto una vettura da competizione adatta a tre diverse tipologie di gare: rally, rallycross e pista. La prima a svelarsi è proprio la variante per le gare cronometrate su strada e terra: la Clio Rally gareggerà nella nuova classe d’accesso Rally 5 (la stessa dove correranno dal prossimo anno le vetture di categoria R1 attuali) mentre solo in secondo momento arriverà una più performante variante Rally 4. Una scelta, quella di concentrarsi sulla categoria meno potente, giustificata dall’obiettivo della casa francese di convincere un maggior numero di piloti offrendo una vettura competitiva a un prezzo concorrenziale. La nuova Clio Rally costa infatti 42mila euro + iva, in pratica la metà della vecchia Clio preparata secondo le specifiche della più prestante categoria R3T.
LE SPECIFICHE. La nuova Renault Clio Rally viene assemblata in Francia: gli uomini della Renault Sport una volta ricevuta la scocca ‘nuda’ della linea di produzione della Clio installano tutte le componenti necessarie a trasformare la tecnologica compatta in una rallysta fatta e finita. Sotto al cofano si trova lo stesso milletrè turbobenzina a quattro cilindri della versione stradale: eroga 180 cavalli, cinquanta in più, grazie a una nuova centralina che varia parametri fondamentali, come la pressione del turbo, e a un miglior sistema di raffreddamento; per regolamento, comunque, non ci sono modifiche alle componenti interne. Il propulsore è accoppiato al cambio sequenziale a cinque marce dello specialista Sadev mentre la potenza è scaricata a terra dalle ruote anteriori attraverso il differenziale autobloccante meccanico ZF e dei semiassi rinforzati, sempre Sadev. All’interno ritroviamo tutti i componenti tipici di un’auto da corsa: sedili a guscio con cinture di sicurezza a sei punti, un volante marchiato Sabelt con la corona scamosciata e una robusta gabbia di protezione omologata Fia. Il regolamento stabilisce anche il peso, che è di 1.080 kg per le auto come la Clio e di 1.030 per altre auto della categoria R1, spinte, però, da propulsori meno potenti (circa 150 cv).
LA CONVERSIONE. Le prime Clio Rally saranno consegnate ai clienti nella prossima primavera. Secondo gli ingegneri della Renault Sport, anche le spese di gestione saranno più contenute di circa il 20% rispetto alla Clio di quarta generazione; il cambio sequenziale va revisionato ogni duemila chilometri, il motore ogni quattromila. Bisognerà invece attendere il 2021 per vedere negli autodromi italiani la Clio Cup, destinata ai campionati monomarca di successo delle piccole Renault. Anche in questo caso, il costruttore promette costi di gestione ridotti e la possibilità di convertire la stessa vettura dalla pista ai rally (o viceversa) con appositi kit che saranno commercializzati nei prossimi mesi a un prezzo che dovrebbe aggirarsi sui seimila euro.