La Mazda 787B torna ad alzare la voce a Le Mans
RITORNO A LE MANS. Quella che inizierà alle 16 del prossimo 10 giugno non sarà una 24 Ore di Le Mans come tutte le altre. La prossima edizione, infatti, celebrerà il centenario di una gara disputatasi per la prima volta nel lontanissimo 1923. Per l’occasione la Mazda 787B, vincitrice nell’edizione del 1991, tornerà nella cittadina francese, si esibirà in pista e sarà esposta al Museo di Le Mans fino al 2 luglio, insieme ad altre vetture vincitrici di una delle corse più famose al mondo. La Mazda 787B ha un ruolo importante non solo per il marchio di Hiroshima, ma più in generale per l’automobilismo mondiale: infatti è stata la prima e unica vettura con motore rotativo Wankel a conquistare la Sarthe e anche la prima giapponese a trionfare a Le Mans..
URLA, FIAMME E AFFIDABILITÀ. Chi era presente sul circuito quell’anno, ricorda ancora l’urlo dei motori rotativi Mazda e le fiamme che uscivano dallo scarico di notte, in piena oscurità. La vittoria a Le Mans di 32 anni fa ha rappresentato un momento storico per il propulsore rotativo della casa giapponese, che risultò fondamentale per far tagliare per prima il traguardo alla vettura guidata in quel momento da Johnny Herbert, alle 16 del 23 giugno 1991. La 787B aveva percorso 362 giri. In 28 pit stop aveva ricevuto un solo rabbocco d’olio, un cambio dei dischi e delle pastiglie dei freni ed era stato sostituito il musetto, oltre naturalmente alle soste per la sostituzione delle gomme e per i rifornimenti. Il motore R26B da 700 CV aveva dimostrato grande affidabilità, insieme a efficienza e prestazioni di rilievo.
DALLE RETROVIE. Herbert condivideva il volante con Volker Weidler e Bertrand Gachot. La Mazda aveva ottenuto solo la 23ª posizione sulla griglia di partenza, ma il buon inizio di Weidler portò la vettura numero 55 nelle prime 10 posizioni già alle 18. In piena notte, alle 4 del mattino, il ritmo e l’affidabilità della Mazda, però, le fecero guadagnare posizioni fino a metterla in lizza per il podio e, con il passare del tempo, diventò seconda. A tre ore dalla bandiera a scacchi, però, la Mercedes C11 che era in testa iniziò ad avere problemi al motore e fu costretta al ritiro. La strada per la vittoria della 787B era ormai spianata. E a coronare la vittoria per la Mazda ci furono anche un sesto e un ottavo posto di altre due 787B.
CANTO DEL CIGLIO PER IL ROTATIVO. La Mazda, un produttore relativamente piccolo rispetto ad altri colossi del Sol Levante, riuscì così ad avere successo proprio là dove Toyota e Nissan avevano fallito negli anni precedenti, durante l’era del Gruppo C. La vittoria della 787B fu anche l’ultima a Le Mans per un’auto con motore rotativo. La Mazda infatti sapeva già che questa tecnologia sarebbe stata bandita dalla 24 Ore nel 1992 e quindi quella era, di fatto, l’ultima possibilità di successo.
LA SUA LIVREA ANCHE SULLA MX-5. Aiutata dall’audace livrea dello sponsor di abbigliamento Renown, ripresa anche da un’edizione limitata della MX-5 NA (denominata appunto Le Mans), la Mazda 787B numero 55 è diventata una delle più famose vincitrici di Le Mans di tutti i tempi. Dopo la gara, il telaio 002 venne immediatamente ritirato dalle gare, quasi a voler fissare un’istantanea di quel successo, andando a godersi la meritata pensione nel quartier generale della Mazda a Hiroshima. Nel corso di questi 32 anni è stata comunque mantenuta perfettamente funzionante e sarà una delle star alla Le Mans Classic dal 30 giugno al 2 luglio. E per sgranchirle ulteriormente le ruote, la Mazda ha annunciato che porterà la 787B in giro per vari eventi sia in Giappone che all’estero.
auto molto particolare giocata da GT3 IN SU ma, ricordo anche le altre gruppo c la jaguar XJ9R ,la MINOLTA TOYOTA 88 C-V ,LA SAUBER C9 ,LE NISSAN R89C E R92CP ,LA PEUGEOT 905 ,PORSCHE 962 E VARIE EVOLUZIONI E PRE EVOLUZIONI