La Lamborghini Diablo strega i giovanissimi
È stato un debutto coi fiocchi, quello della Lamborghini Diablo al concorso d’eleganza di Villa d’Este. La supercar della casa emiliana, che sinora non aveva mai solcato il prato verde di Villa Erba, lo scorso weekend non solo l’ha fatto in grande stile, ma ha salutato le rive del lago di Como con un attestato d’ammirazione che la dice lunga sul fascino senza tempo dell’auto, tra le più amate dagli appassionati e saldamente radicata nell’immaginario dei giovani. Anzi, dei giovanissimi, si direbbe, visto che il bolide della casa del toro è stato il più votato in assoluto dai giovani Under 16 che hanno staccato un pass per rifarsi gli occhi con un meeting di auto da sogno di ieri e di oggi per cui dal 1929 gli intenditori si mettono in viaggio da ogni parte del mondo.
UNA “BELVA” DA QUASI 350 ORARI. Bassa e larga, con l’abitacolo proteso in avanti e il suo inconfondibile profilo a cuneo, la Lamborghini Diablo è una delle supercar più spettacolari di tutti i tempi. Ma a sfilare al concorso d’eleganza di Villa d’Este è stato un esemplare speciale, ossia la numero 6 delle 80 Diablo GT che la casa di Sant’Agata Bolognese alla fine degli anni ’90 ha allestito sulla base della versione GT2 da corsa. Magnetica e brutale, nel suo sofisticato ed elegantissimo argento scuro metallizzato con l’alettone in fibra di carbonio e gli interni in Alcantara blu, è una “belva” capace di raggiungere i 346 km/h. Il che significa una cosa molto semplice: nessun’altra auto di serie, nel 1999, riusciva a raggiungerla…
UN SOUND DA APPLAUSI. Ma la Diablo GT non è stata l’unica “chicca” Lamborghini al concorso d’eleganza di Villa d’Este 2024. Il Polo Storico della casa ha riassunto tre decenni di bolidi da leggenda, radunando in riva al lago altri tre gioielli: una Miura P400 rossa del 1967 restaurata dalla prima all’ultima vite, una Countach 25º Anniversario del 1990 – tra le pochissime vendute nel Regno Unito e vestita di un insolito e accesissimo arancione – e, dulcis in fundo, una Countach LP 400 del 1976 viola con interni bianchi, il cui V12 da 375 CV si è aggiudicato il premio per il motore con il rombo più accattivante.