Kimera Automobili: due nuovi modelli per spiccare il volo
Ce lo aveva raccontato già quasi un paio d’anni fa il fondatore Luca Betti: “Kimera Automobili non si esaurirà con la EVO37, abbiamo già in mente altre sfide, altri nuovi progetti.” E finalmente da oggi sappiamo qualche cosa in più sui piani del piccolo costruttore piemontese divenuto famoso all’intera scena automobilistica mondiale per aver creato la perfetta reimmaginazione della Lancia 037, l’ultima auto a trazione posteriore capace di aggiudicarsi il Campionato Mondiale Rally.
DA STRADA, DA CORSA. E se la filosofia e l’approccio alla realizzazione delle vetture di Kimera Automobili non cambiano, sono gli obiettivi ad essere ancora più ambiziosi e le potenze e le velocità in gioco a farsi sempre più importanti. Perché per il team di Luca Betti è arrivato il momento di trasformare la EVO37 in un “mostro” di velocità su strada e di un’affilata arma da competizione. Due anime, due modi di intendere il divertimento alla guida, un comune denominatore: trasmettere al pilota tutte quelle sensazioni che le auto moderne spesso non sono più capaci di fare.
QUELLA CHE NON C’È MAI STATA. Proprio come successe nel passaggio dalla Lancia 037 alla Delta S4, anche per la creatura di Kimera Automobili è arrivato il momento di adottare la trazione integrale, senza però perdere quelle bellissime linee della Lancia 037 e che la EVO37 ha saputo enfatizzare. Si chiamerà EVO38 e in un “vestito” di materiali compositi del tutto simile alla vettura che l’ha preceduta, ospiterà nuove soluzioni meccaniche capaci di alzare notevolmente l’asticella prestazionale quando si tratta di affrontare a tutta velocità un passo di montagna.
PRESTO TRA I CORDOLI? Kimera Automobili K-39 è, invece, un progetto molto diverso e che guarda dritto al motorsport. La volontà annunciata del brand è quello di prendere parte al mondo delle competizioni e per farlo tecnici e ingegneri stanno studiando un’auto da corsa ispirata nelle forme alle vetture del Campionato del Mondo Sport Prototipi degli Anni ’80, ma intrisa di tutte quelle tecnologie e moderne soluzioni meccaniche che le permetteranno di essere competitiva. Al momento non si conoscono ulteriori dettagli, ma grazie ai rendering diffusi dall’azienda possiamo notare come il modello tragga spunto dalla mitica Lancia Beta Montecarlo Turbo. Non ci resta che aspettare ancora un po’, perché presto ne sapremo molto di più.