Jeep Forward Control, il restomod all’avventura
Veloce non ama solo correre forte, raccontare curiose storie sull’automotive o aggiornare degli ultimi progressi della mobilità elettrica. Un’altra sua grande passione è quella per la libertà, per quei viaggi affascinanti e all’insegna dell’avventura; tragitti da affrontare con mezzi affidabili e versatili, meglio se a quattro ruote motrici. A tal proposito, qualche mese fa vi avevamo presentato il Tunguska di Ferri Corse e più recentemente abbiamo dato spazio al sempreverde Unimog, giusto per fare due esempi. Qualche giorno fa, invece, ci siamo imbattuti in un altro mezzo davvero speciale. Il suo nome per esteso è M677 Quad Cab Forward Control Jeep ed è un restomod su base Forward Control, un raro furgoncino tuttofare con motore anteriore e trazione integrale prodotto tra il 1956 e il 1965 da Willys in collaborazione con Kaiser Jeep.
UN RARO FURGONE SI TRASFORMA. Di questo Forward Control – meglio conosciuto semplicemente col suo acronimo FC – furono realizzate anche quattro versioni a uso militare, la più popolare della quali fu la M677: carrozzeria dotata di quattro portiere, piano di carico più ampio e motore a scelta tra un tre cilindri diesel due tempi da 85 cavalli o un sei cilindri in linea a benzina da 105 cavalli per far spingere – con calma proverbiale – i 23 quintali di massa a secco. È proprio da questo modello che Roy Wallace e 1st Gear Off-Road, insieme ai ragazzi di RSO Performance, sono partiti per realizzare un autentico gioiellino a ruote alte, uno dei veicoli più ammirati all’ultimo SEMA Show a Los Angeles. In un mondo Jeep fatto di Wrangler, Compass e Renegade che fungono da mezzo di locomozione (soprattutto, ormai) prettamente urbano, un oggetto come questo M677 non passa certo inosservato. E fa battere il cuore.
1200 ORE DI LAVORO. “Ho scovato questo truck nel 2009″, spiega Wallace, “era stato costruito per l’esercito dalla marina militare americana. Quando l’ho scovato ad Aguanga, aveva ancora gli adesivi US Navy sulle fiancate. Avevo già alcuni FC, ma questo modello con quattro porte mi mancava”. L’M677 è stato ribattezzato Cordon Bleu a causa del suo colore – nello specifico Blu Calvary, di Toyota – ed è lo stupendo ed ineccepibile frutto di oltre 1200 ore di lavoro, tra ripristino del telaio e della carrozzeria in parte arrugginiti, sabbiature, strati isolanti in Teroson, verniciature, montaggio e messa a punto.
CUORE GM. Al posto del propulsore originale – il tre cilindri due tempi Cerlist diesel – ora respira un Chevy 350 TBI (V8 da 5,7 litri) accoppiato ad una trasmissione 700R4 con differenziale NP208. Il telaio sfrutta ancora le balestre originali, che ora poggiano però su assali Posi Dana 60s e sono coadiuvate da ammortizzatori Sway-A-Way; il reparto ruote è servito da pneumatici Falken Wildpeak M/T da 38” montati su cerchi Raceline. Non mancano impianto d’aria condizionata Vintage Air nuovo di pacca, pannelli abitacolo Bartact, scarichi Magnaflow, paraurti Rampage product con scalini Amp Research, fari ausiliari e verricello Rugged Ridge, compressore Power Tank ad alta potenza, cassonature posteriori realizzate appositamente dalla Rockland Custom Products e tenda Hitents Jalama a completare il pacchetto. Da bava alla bocca.