Indy Autonomous Challenge: a Las Vegas trionfa il POLIMI
Italia, terra di velocità e innovazione. Uno slogan, o meglio, una certezza, che è stata portata in pista dai ragazzi del team e-Novia PoliMOVE. Ovvero la squadra formata dagli studenti del Politecnico di Milano, in partnership con l’Università dell’Alabama, che ha conquistato il primo posto e il premio da 150mila dollari, in una gara head to head nella Indy Autonomous Challenge. La squadra, con sede a Milano, è riuscita così ad avere la meglio sulla TUM Autonomous Motorsport dell’Università di Monaco, al secondo posto, che si consola con i 50mila dollari riservati al gradino di mezzo del podio. E se siete curiosi di vedere le capacità di AI (le intelligenze artificiali), algoritmi, hardware e software dietro al volante delle quattro ruote vi consigliamo di guardare questo video.
NUOVE REGOLE. I ragazzi del POLIMI fanno en plain a Las Vegas, non al casinò e neanche sul cilindro della roulette, bensì sul catino del Las Vegas Motor Speedway, dove l’e-Novia Polimove ha ottenuto il successo nella prima gara testa a testa di monoposto a guida autonoma, ovvero in una corsa vera con tutti i veicoli in pista nello stesso momento. Un grande risultato per gli italiani e un enorme passo in avanti per la competizione che l’anno scorso a Indianapolis, aveva visto le formula scendere in pista ancora in solitaria per sfidare il cronometro.
RECORD. Una vittoria per il PoliMOVe, che sa quindi di all-in, non solo perché è stata riconosciuta dal premio in denaro da 150mila dollari (che sarà reinvestito in ricerca e sviluppo). Ma perché è stata resa ancora più ricca da un record: la formula “guidata” dalla squadra italiana ha raggiunto le 175,96 miglia orarie (283,18 km/h) in prova, che significa la massima velocità assoluta mai raggiunta da una vettura con motore termico a guida autonoma. Un successo raggiunto in concomitanza del CES 2022, la principale fiera internazionale del settore hi-tech, che ha dato la possibilità di mostrare le capacità italiane (e soprattutto del team) nel settore, e del Politecnico di Milano davanti al pubblico di tutto il mondo.
LE FORMULA. Le monoposto dell’Indy Autonomous Challenge, sono costruite su un telaio Dallara AV-21 dotate di tre sensori Luminar Hydra LiDAR, che forniscono un rilevamento a lungo raggio a 360 gradi. E proprio nella pura concezione del motorsport, anche qui le tecnologie portate in pista serviranno a un utilizzo stradale. Nello specifico, i software e gli hardware di ultima generazione sono funzionale allo sviluppo della sicurezza e dei sistemi di assistenza di guida, come gli ADAS, installati sulle vetture in commercio oggi. (Testo: Federico Giavardi)