In vendita la Ferrari F40 che Alain Prost rifiutò
Alla fine del Campionato del Mondo di Formula 1 del 1989, Alain Prost era diventato uno dei piloti di maggior successo della storia. Con tre campionati del mondo al suo attivo, era ormai annoverato tra i più grandi conduttori di tutti i tempi e la sua carriera non mostrava segni di rallentamento. E così dopo aver vinto il titolo contro il compagno di squadra e acerrimo rivale Ayrton Senna, Prost lasciava la McLaren per la Ferrari, sostituendo Gerhard Berger come primo pilota ingaggiato dalla Scuderia dopo la morte di Enzo Ferrari.
UNA F40 AZIENDALE. In qualità di nuovo pilota di punta della Ferrari, era giusto che Prost ricevesse una Ferrari da utilizzare lontano dal circuito. E quale auto migliore per un campione del mondo in carica se non una F40 nuova di zecca, all’epoca l’auto stradale più veloce del mondo, ma anche la più desiderata, complice anche la tiratura limitata. La Ferrari F40 di Alain Prost, identificata dal numero di telaio 83249, fu completata alla fine del 1989 e allestita senza convertitori catalitici né sospensioni regolabili, caratteristiche che avrebbero adottato le F40 di produzione successiva. In una recente conversazione con RM Sotheby’s, Prost ha confermato di aver preso in consegna la Ferrari ma di non averla mai utilizzata, vendendola poco dopo la consegna.
C’È LA FIRMA SUL TETTO. Il successivo proprietario della F40 fu il collezionista Graham de Zille. Attualmente attivo nel Ferrari Challenge, de Zille possedeva diverse Ferrari al momento dell’acquisto della F40 nei primi anni Novanta. De Zille, interrogato in proposito, ha ricordato di aver acquistato la vettura tramite Graypaul Ferrari, che agiva per conto del suo famoso proprietario. Prima che de Zille prendesse in consegna l’auto, Alain Prost firmò il tetto dell’auto, che fu poi ricoperto da una spessa vernice trasparente, tuttora visibile.
POCHI CHILOMETRI (O MIGLIA) ALL’ATTIVO. La Ferrari F40 con telaio numero 83249 rimase con de Zille nel Regno Unito e si trasferì con lui quando andò a vivere nell’isola di Jersey nel 1995. Poco prima, l’auto è stata immatricolata nel Regno Unito e il suo contachilometri è stato sostituito e cambiato con un odometro in miglia. Mentre si trovava a Jersey, la F40 è stata presentata nel numero di aprile 1997 della rivista Motor Sport in un articolo che celebrava i 50 anni della Ferrari. L’auto è stata guidata in un test di confronto con la 288 GTO e la F50 di de Zille, scritto da Andrew Frankel, che ne è rimasto entusiasta. Riassumendola in una frase, disse: “Nell’arte della ferocia abilmente controllata, la F40 non conosce rivali”. Nel 1999, la F40 tornò nel Regno Unito passando nella mani di David Darling di Leamington Spa. Il collezionista, diviso tra il Regno Unito e gli Stati Uniti, utilizzò l’auto pochissimo prima di cederla a Craig Johnson qualche anno dopo e, successivamente, a Karl McKeowen nel 2006. Nel settembre 2007 l’auto è stata acquistata da Alistair Dyson, che l’ha tenuta fino al 2016.
CERTIFICATA FERRARI CLASSICHE. Nello stesso anno, il telaio numero 83249 ha ottenuto la certificazione Ferrari Classiche, che attesta il mantenimento di telaio, motore, cambio e carrozzeria originali. Per celebrare il 70° anniversario della Ferrari, la F40 è stata invitata a tornare a casa a Maranello, dove ha partecipato al concorso di Fiorano che celebrava la pietra miliare della Ferrari, piazzandosi al secondo posto nella sua classe. Attualmente la F40 ex-Prost è custodita in Francia. Le pompe del carburante sono state sostituite nel marzo 2019 presso la concessionaria Ferrari di Lione. In questo periodo è stato effettuato anche un importante intervento di manutenzione. Gli pneumatici attualmente montati sulla vettura hanno 10 anni, ma l’auto è accompagnata da un set più recente (2018) che possono essere installati da chi si aggiudicherà l’auto. Da quel momento, la vettura ha percorso un chilometraggio minimo, con il contachilometri che indica poco meno di 2900 miglia al momento della catalogazione. Oltre al fascicolo storico, al manuale d’uso e al libretto di manutenzione sostitutivo, la vettura è accompagnata da un set di attrezzi, dallo spoiler anteriore originale e dai bagagli Schedoni.
PIETRA MILIARE. Forse Frankel ha riassunto al meglio la F40 nella conclusione del suo articolo sulla rivista Motor Sport: “Enzo Ferrari diceva sempre che la Ferrari più bella era quella che non aveva ancora fatto. È quindi giusto che, tra tutte le meravigliose vetture stradali che ha costruito, non ce ne sia una più bella della F40. È stata l’ultima che ha visto”.