Il ritorno alle origini della 911 T
“T-FEELING”. Leggera, agile, pura, divertente da guidare. Per certi versi, è l’anello che mancava tra le 911 Carrera e Carrera S. Per riassumere l’essenza più profonda della nuova Porsche 911 Carrera T, disponibile solo con carrozzeria coupé, che in Italia arriverà in febbraio a partire da 128.897 euro (quasi 11 mila più della Carrera “base” della quale ripropone il motore da 385 CV) a Zuffenhausen parlano di “T-feeling”. Dove la T, che sta per Touring, quasi “tradisce” la vera vocazione della nuova arrivata nella gamma Elfer (amichevolmente “undici” in tedesco), visto che è meno insonorizzata e non ha più gli strapuntini posteriori, quindi è ancora più sportiva.
RICETTA PERFETTA. La ricetta alla base della Carrera T è grossomodo identica a quella da cui, nel 1968, nacque la prima 911 T 2.0 (che rimase in listino fino al 1973 con motori prima di 2,2 poi di 2,4 litri ed è “rinata” nel 2017 con la serie 991): via i chili in eccesso, ma senza troppe rinunce e, soprattutto, senza toccare nulla sotto il cofano per spremere qualche cavallo in più dal motore. D’altronde, con l’ago della bilancia fermo a quota 1470 kg, la potenza del 6 cilindri boxer biturbo bastano a spingere la più leggera di tutte le Carrera oltre i 290 km/h e a farle raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 4,5 secondi.
VECCHIA SCUOLA. La meccanica della Porsche 911 Carrera T punta su un obiettivo molto chiaro: regalare il massimo piacere di guida. Ecco spiegata la scelta di offrire di serie il cambio manuale a sette marce (optional il doppia frizione PDK a otto rapporti), la cui leva è stata accorciata di 10 mm per migliorarne ulteriormente la manovrabilità. Concorrono ad accentuare il dna sportivo della vettura altri interventi mirati, come le sospensioni sportive attive PASM, che agiscono direttamente sull’assetto (ribassato di 10 mm) e il Porsche Torque Vectoring, che assicura una maggior stabilità nelle accelerazioni in curva e, all’occorrenza, può bloccare completamente il differenziale posteriore. Optional l’assale posteriore sterzante.
ESSENZIALE ANCHE FUORI. Il piglio sportivo ed “essenziale” della nuova Carrera T è evidente anche nella sua caratterizzazione estetica. Non ci sono alettoni extra-large, né vistose appendici aerodinamiche in stile GT3, ma solo piccole modifiche rispetto alla normale Carrera. Come le calotte degli specchietti, il bordo della griglia del coperchio motore e la scritta “911 Carrera T” sulle portiere in grigio scuro, i terminali dello scarico sportivo verniciati in nero lucido e i cerchi in lega, identici a quelli della Carrera S ma rifiniti in grigio titanio. E dentro? Sarà per quel volante sportivo a tre razze e leggermente a calice, sarà perché davanti al sedile del guidatore i pedali sono tre e non due (una vera rarità, oggi), ma viene subito una voglia matta di saltare a bordo e affondare il piede sull’acceleratore a caccia di emozioni.