Il restomod che mancava: ecco la MG B da 380 CV!
La MG B, una sportivetta inglese di ampio successo negli Anni ’60 e ‘70, dall’aria simpatica e sbarazzina, specialmente nella versione spider. Una classica poco impegnativa e diffusa, col giusto fascino per il prezzo che richiede. Ecco, la nuova Frontline LE60 è leggermente diversa: non vuole essere sbarazzina o simpatica, né tantomeno poco impegnativa. Vuole essere un problema per le sportive moderne. Questo restomod su base MG B GT della Frontline Developments – specialista inglese di MG B e inglesine – non ha i 95 cavalli della versione originaria, e non ha nemmeno un quattro cilindri sotto al cofano. Nossignore, la LE60 porta in battaglia un V8 Rover da 4,8 litri e 380 cavalli, oltre il triplo della potenza sviluppata dalle poche MG B V8 prodotte, e il quadruplo delle versioni quattro cilindri.
PER BRILLARE LUNGO LE STRADE SECONDARIE. Tutta questa cavalleria va smazzata alle ruote posteriori tramite un cambio manuale a cinque marce e un differenziale autobloccante, mentre il telaio stesso è stato rinforzato in punti specifici per far fronte ai Nm in gioco. I freni sono a disco con sei pompanti all’anteriore e quattro al posteriore (sia mai lasciare la frenata originale della MG B), e la gommatura standard prevede un set di buone Michelin Pilot Sport 4, il minimo per scaricare a terra i 380 cavalli e 423 Nm del burbero V8. L’assetto è anch’esso migliorato molto, vi sono ammortizzatori Nitron e una taratura pensata appositamente per le B roads inglesi, terreno dove questa MG B dovrebbe assolutamente brillare.
A COMBUSTIONE INTERNA O ELETTRICA. Il peso a secco si ferma a 1122 chili, giustificando un impressionante 0-100 in 3,8 secondi e una velocità massima superiore ai 250 km/h. Se invece desiderate proprio la quiete, Frontline ha sviluppato – sia per la MG B GT che per la Spider – anche una versione elettrica (chiamata BEE) da 122 cavalli, 40 kWh di batteria e uno scatto poco sotto i 9 secondi per lo 0-100; il peso non supera i 12 quintali e l’autonomia arriva a 190 km. Apprezzabile il fatto di aver adattato l’erogazione del motore elettrico e del cambio (manuale) per simulare una vera trasmissione analogica… anche se ci butteremmo senza esitazione sulla versione rumorosa e difficile da guidare.
ELEGANTE MA CON GLI ARTIGLI. Il look della LE60 resta piuttosto sobrio, più acquattato e con cerchi da 16’’ (stupendi, ispirati a quelli di una D-Type) ma fondamentalmente simile alla classica di partenza, se non fosse per due arroganti scarichi al retro. Non mancano interni personalizzabili in Alcantara, pelle e legno o anche alluminio, connessione Bluetooth e fari a Led. Frontline produrrà solo 30 esemplari della LE60, tutti coupé (troppi Nm per la spider), mentre la BEE potrà essere sia aperta che chiusa, e senza un limite di produzione. Nonostante i prezzi di listino siano sconosciuti non ci facciamo illusioni, un restomod così curato e elaborato richiederà una cifra da supercar, esattamente quelle che potrete tallonare salendo da uno stretto passo di montagna.