Il mito dell’AC Ace rivive con tecnologie moderne
Mettere le mani su una AC Ace non è così semplice: nei suoi dieci anni di produzione, dal 1953 al 1963, la gran turismo inglese è stata prodotta in meno di 700 esemplari di cui circa 220 della versione “normale” con il 6 cilindri in linea di due litri da 100 cavalli e 466 di Bristol, in cui il 2 litri viene portato a 120 CV. Entrambe sono note per la loro leggerezza abbinata a prestazioni di altissimo livello, oltre che per la loro immagine iconica che le ha rese un vero e proprio simbolo della roadster “all’inglese”. Chi ne ha un esemplare è difficile che voglia privarsene e qui entra in campo l’AC Cars Classic, la divisione storica della casa inglese fondata per rendere omaggio ad alcune delle più importanti auto del marchio. L’AC Cars Classic ripropone infatti su strada le AC Ace e le AC Ace Bristol.
COME PRIMA, MA MEGLIO. I nuovi modelli vengono base del telaio tubolare originale, ma utilizzando tecniche di costruzione moderne, a partire dalla carrozzeria in fibra di carbonio e proponendo un mix di propulsori in grado di offrire due personalità distinte dell’auto, riflettendo l’evoluzione del modello originale. Partendo dai progetti originali, il team dell’AC Cars Classic ha scolpito linee aggraziate, combinando elementi vecchi e nuovi. Entrambe le versioni hanno fianchi e passaruota ondulati, in contrasto con quelli piatti dell’originale. Ad alimentare i nuovi modelli è il motore 4 cilindri EcoBoost di 2,3 litri di provenienza Ford, in grado di sviluppare oltre 300 cavalli e abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Il tutto, portato su un’auto che pesa circa 1.100 kg, consente di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 4,6 secondi. E la colonna sonora è affidata a un sistema di scarico appositamente messo a punto.
CONSACRAZIONE A LE MANS. La Ace è stata un’auto fondamentale per AC Cars e nessun altro modello è paragonabile nei 123 anni di storia. Il suo telaio innovativo per l’epoca e il peso leggero grazie alla carrozzeria in alluminio le hanno fatto guadagnare il rispetto degli appassionati. La sua guidabilità e la velocità nelle competizione l’hanno resa un oggetto di culto per i piloti. Il 2024 segna il 70° anniversario del debutto nelle competizioni della AC Ace, dove riuscì a farsi rispettare anche nella più famosa delle gare, la 24 Ore di Le Mans, nel 1957 e nel 1958: ma fu il 1959 l’anno del successo, quando una AC Ace Bristol vinse nella classe GT di 2 litri, finendo settima assoluta dietro a 6 auto di 3 litri.
PREPARATE GLI ASSEGNI. Le nuove Ace e Ace Bristol sono già ordinabili attraverso il sito ufficiale dell’azienda. Per averle servono almeno 175.000 sterline, pari a poco meno di 210.000 euro al cambio attuale. Ogni auto avrà un numero di telaio che chiarisce la discendenza dal modello originale. Le prime consegne sono previste a partire dalla prossima estate.