Il futuro della Cupra: ce lo racconta Wayne Griffiths
In occasione del terzo compleanno della Cupra, il presidente Wayne Griffiths ha parlato del futuro del marchio e risposto alle domande della stampa italiana. I numeri del neobrand spagnolo sono in crescita (nel 2020 le vendite sono cresciute dell’11 percento) e per questo 2021 l’obiettivo è raddoppiare le quote dello scorso anno. Più 100 percento, insomma, grazie a una strategia che passa dall’omaggio dei motori a combustione interna (con la Formetor VZ5 che sfiora i 400 cavalli grazie al cinque cilindri turbo dell’Audi RS3) a un dispiegamento di modelli elettrificati (ibridi o bev, Battery Electric Vehicle) per permettere a tutti i clienti di cucirsi addosso il mondo Cupra che fa per loro: quindi elettrico, ibrido o termico.
UNA RETE DI VENDITA AD HOC. Perché quello che i vertici della Cupra stanno facendo, in fondo, è proprio quello di creare un mondo inedito intorno a clienti (e potenziali tali) fatto di sostanza e rimandi culturali alle tendenze del momento. Partendo, ad esempio, dalla modalità con cui si potrà entrare in possesso di una Cupra. “Sarà possibile avere una delle nostre auto attraverso i Cupra Garage”, spiega Wayne Griffiths, che continua: “L’obiettivo è creare una nuova esperienza per i nostri clienti. Siamo partiti dal presupposto che il punto vendita non deve per forza essere strettamente collegato all’officina e può essere anche molto più piccolo di quanto non lo siano i concessionari a cui siamo abituati. Abbiamo in programma l’apertura di diversi Cupra Garage nelle più importanti città europee. Partiremo da Monaco di Baviera, ma stiamo già guardando a tutte le soluzioni possibili per altri paesi come l’Italia (ad esempio Milano) e la Francia (Parigi). Un’altra grande differenza con il passato sarà che l’esperienza di acquisto, ma anche a tutti i servizi post vendita, saranno interamente gestiti dai Cupra Masters, un personale altamente specializzato dedicato ai clienti e delle vetture di Cupra. Abbiamo messo a punto un sistema grazie al quale il cliente potrà godere di prezzi e assistenza del tutto ‘trasparenti’, indipendentemente da dove si rechi a comprare o riparare una Cupra. Nuova o usata che sia”.
ELETTRICITÀ E BENZINA. La Born, la prima auto elettrica della Cupra, arriverà entro la fine dell’anno. Curiosità: mentre il prototipo si chiamava El Born, nome preso in prestito da una bella area di Barcellona, la versione di serie si chiamerà semplicemente Born, nome ritenuto più breve. Quindi più semplice da pronunciare. Alla Born verrà poi affiancato un secondo modello elettrico, la Tavascan: una suv più grande, in via di sviluppo e definizione proprio in questi mesi. Stiamo parlando, quindi, di un marchio che crede fortemente nell’elettrificazione ma che ammicca ai petrohead più incalliti con un modello che sembra volerli celebrare. “La Formentor VZ5”, ci spiega Wayne Griffiths, “è la massima espressione di sportività a motore termico del marchio Cupra. Utilizza uno dei motori più ricercati dagli appassionati (il 2,5 litri TFSI di origine Audi), un motore famoso per la sua grande coppia e per la sua sonorità coinvolgente. Sebbene siamo completamente indirizzati allo sviluppo della mobilità elettrica ed elettrificata, grazie alle varianti ibride di Leon e Formentor, ci sono ancora degli appassionati che cercano le prestazioni e il coinvolgimento di un simile propulsore a benzina. E finché le normative ce lo permetteranno offriremo queste rare vetture agli appassionati”. Alla nostra domanda sul perché abbiano deciso di costruirne un numero limitato, il presidente Griffiths ci ha risposto che “Pensiamo che un’edizione limitata possa accrescere ulteriormente l’interesse verso la nuova Formentor VZ5. Fin da subito – infatti – è chiaro che non non esiste un numero infinito di questo modello. Quindi è necessario ‘aggiudicarsi’ una tra le settemila disponibili”.