Il Circuito Do Sol è più di un piccolo Nürburgring
Il progetto si è materializzato in sette anni, ed è uno di quelli ambiziosi. Una rilevante dose di capitali privati ha permesso la realizzazione del Circuito Do Sol, tracciato nuovo di zecca nel Sud del Portogallo, terra baciata da un clima mite, buon cibo e paesaggi mozzafiato.
CURVE CELEBRI, BRIVIDO ASSICURATO. I clienti del circuito andranno lì per correre, e lo faranno in quello che si prospetta un vero paradiso dei motori immerso nella natura. Il Circuito Do Sol si snoda per 3,5 chilometri e può assumere undici configurazioni diverse. È adatto sia alle auto che alle moto, e le sue 23 curve riprendono quelle di alcune tra le piste più belle e famose del mondo: il Cavatappi di Laguna Seca, l’Eau Rouge di Spa, la curva Porsche a Le Mans e il Karussell del Nürburgring.
NON SOLO TRACK DAY. La seconda particolarità del Circuito Do Sol è che non nasce con l’obiettivo di essere solo un circuito per track day, ma un vero resort dei motori a misura di piloti e appassionati. Il circuito portoghese include hotel, appartamenti, villette, ristorante, palestra e persino la possibilità, per i clienti più esclusivi, di costruirsi la propria casa in un terreno annesso alla pista. Che bello far colazione con latte, cereali, trucioli di gomma e, in sottofondo, un motore da corsa al limitatore. In futuro, poi, la pista potrebbe fare da “palestra” per i bolidi da strada e da corsa di marchi automobilistici e scuderie.
ANCHE “BY NIGHT”. Come se non bastasse, il Circuito Do Sol potrà fare da palcoscenico per il lancio di nuovi modelli o concept car. Ha una pista per motocross, una per go-kart e persino un percorso sterrato per vetture da rally. Ovviamente si può girare anche in notturna, e i clienti più affezionati potranno custodire nei garage della pista le loro auto, o volendo noleggiarne una, spaziando dalle Golf GTI fino alle Ferrari 488 Challenge o Porsche 911 GT3 Cup, o addirittura delle Radical o delle vetture LMP3.
CORTO MA TOSTO. La lunghezza della pista non è esagerata, ma il tasso tecnico è di quelli che richiedono una buona dose di pelo sullo stomaco. C’è già chi parla di mini- Nürburgring, per via del cospicuo numero saliscendi, curve cieche e tratti in contropendenza. Allora, vi è venuta voglia di farci un salto?