Ibride plug-in: i consumi sono davvero così bassi?

Ibride plug-in: i consumi sono davvero così bassi?

Avete una plug-in ibrida e vi sentite a posto con la vostra coscienza ambientale e il vostro portafogli? Beh, siete sulla cattiva strada e se volete davvero ridurre il footprint ambientale e i costi della vostra mobilità, forse fareste meglio a passare al full electric. Almeno stando a quanto dicono quelli di ‘Which?‘, potente associazione dei consumatori inglesi, che hanno condotto una ricerca su vasta scala sui veicoli ibridi, dalla quale risulta che questi ultimi sarebbero mediamente più inquinanti di quanto dicano la pubblicità e risulti dai test ufficiali.

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RISULTATI MOLTO DIVERSI. Dalla ricerca di Which?, risulterebbe che alcune auto popolari hanno ottenuto solo un terzo del risparmio di carburante pubblicizzato. Le 22 vetture testate dall’associazione – scelte tra le più vendute dei maggiori marchi – hanno consumato in media il 61 percento di carburante in più rispetto ai test ufficiali con aggravi di costi di esercizio che arrivano a sfiorare anche i 1000 euro all’anno, oltre che produrre maggiori emissioni del previsto.

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REALTÀ VS WLTP. Lo scarto sarebbe dovuto al fatto che i test – le auto vendute in Europa devono, per legge, essere testate secondo la procedura di prova dei veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale (WLTP) – non rifletterebbero accuratamente le condizioni di guida del mondo reale, nel quale le ibride sarebbero ambientalmente convenienti per tragitti non superiori ai 50 chilometri circa, date le ridotte capacità delle batterie attualmente in uso. Le case auto, che alle ibride affidano molta parte della loro strategia per centrare gli obiettivi UE 2020 ed evitare le sanzioni, ovviamente non ci stanno e fanno notare che se ricaricate correttamente le ibride riducono emissioni e spese di esercizio, tenuto conto anche del basso chilometraggio degli spostamenti medi in Europa.

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UN FUTURO SEMPRE PIÙ IBRIDO. La diatriba, del resto non nuova, non sembra fermare l’ascesa delle PHEV sul mercato. Complici anche i vari incentivi statali, le ibride hanno rappresentato a gennaio scorso un po’ meno del 60 percento  di tutte le auto ricaricabili vendute nei 18 maggiori mercati dell’Europa occidentale. Un trend che gli analisti prevedono in crescita anche nei prossimi mesi.  Staremo a vedere, intanto, occhio al chilometraggio dei vostri spostamenti medi e a caricare correttamente le batterie della vostra ibrida, se ci tenete ad ambiente e portafogli. 

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