Hyundai torna alla Pikes Peak con la Ioniq 5 N

Hyundai torna alla Pikes Peak con la Ioniq 5 N

Potrà sembrare strano, ma la Hyundai ha una tradizione piuttosto lunga e consolidata alla Pikes Peak.

UNA CRONOSCALATA DA BRIVIDI. Il rapporto tra la Hyundai e la “Corsa degli angeli” comincia nel lontano 1992, quando con una S-Coupé guidata da Rod Millen la casa coreana conquista la vittoria nella classe riservata alla auto a trazione anteriore. L’amore con la gara di salita più famosa al mondo continua per oltre 25 anni fino allo stop del 2018. Sei anni dopo, la casa di Seul è pronta a riabbracciare la sfida: 19,9 chilometri col fiato sospeso, 156 curve con la bandiera a scacchi che sventola a quota 4.300 metri e delle vie di fuga spesso inesistenti, dal momento che in molti tratti la strada termina in spaventosi salti nel vuoto. Bisogna avere il pelo sullo stomaco, questo è sicuro.

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NON È TUTTA SCENA. La Hyundai schiererà ben quattro vetture quest’anno: due Ioniq 5 N e due Ioniq 5 N TA Spec: TA sta per Time Attack e sì, avete proprio indovinato, sono le due Ioniq con un’ala da biplano e uno splitter in stile mensola dell’Ikea. L’obiettivo è battere il record di categoria, ovvero consacrare la Ioniq 5 N come la crossover a “pile” più veloce in circolazione. E le probabilità di fare centro non sono certo poche, dal momento che l’auto di serie ha 650 CV, la trazione 4×4 e una dinamica di guida da sportiva “condita” da un sound artificiale che riproduce con una sorprendente fedeltà, e con tanto di passaggi di marcia, la “voce” delle Hyundai N a benzina.

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IONIQ AL QUADRATO. La Time Attack porta all’estremo la Ioniq 5 N di serie: i cavalli salgono a quota 687, grazie a una diversa gestione elettronica del motore posteriore. Inoltre, ha nuovi ammortizzatori regolabili, freni da corsa e cerchi di 18’’ avvolti da pneumatici slick della giapponese Yokohama. Il grip delle gomme fa il paio con un kit aerodinamico a dir poco estremo, dalle carreggiate allargate alla maestosa ala posteriore, con uno splitter più cattivo di quello di una Viper ACR e minigonne… “mini” solo di nome. La TA monterà sedili Sparco e rollbar integrale, cinture a sei punti con sistema Hans e un kit antincendio specifico per vetture elettriche.

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DECIBEL E SIMULATORI. Le ultime due curiosità della Hyundai riguardano delle casse esterne che imiteranno il sound di un motore endotermico (fino a 120 db!) al posto del classico sibilo elettrico e… una futura collaborazione con il videogioco Gran Turismo. Tuttavia bocche cucite sui progetti con GT: dovremo aspettare l’estate inoltrata. Da qualche anno a questa parte, la Hyundai sta muovendo i passi giusti, arrivando persino a produrre una delle elettriche più piacevoli da guidare del mercato e lanciandosi in una nuova sfida alla 102ª Pikes Peak. La corsa tra le nuvole avvantaggia – sigh! – le vetture a batteria a causa della rarefazione dell’ossigeno, ma in una classe di sole elettriche tale vantaggio sarà appianato. Staremo a vedere.

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