Holden HSV GTSR W1, una “belva” per pochi

Holden HSV GTSR W1, una “belva” per pochi

È arancio, di origine inglese e sulla carrozzeria riporta la sigla W1, eppure non è l’ultima hypercar McLaren, ma un qualcosa di molto più raro.

ORGOGLIO AUSSIE. Oggi spenderemo due parole per la minacciosa Holden HSV GTSR W1, una super berlina che nel 2017 ha rappresentato il canto del cigno della Holden, il marchio automotive australiano più noto al mondo. L’azienda comincia a produrre vetture nel 1905 e nel 1931 viene acquisita dalla General Motors, ma le menti e gli stabilimenti restano saldi nella terra dei canguri. Nei decenni successivi la Holden partorisce interessanti sportive come la Monaro, la Maloo, la Commodore e la più classica Torana. Di sportivo, invece, le successive Holden basate sui modelli Opel o GM hanno ben poco, ed è a loro che vanno ricondotte alcune delle ragioni che hanno portato al fallimento la casa australiana.

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RICETTA ESPLOSIVA. A dispetto della tragica situazione, la Holden aveva deciso di non piangersi addosso e sparire dalla mappa dei costruttori con stile. Come? Commissionando qualcosa di speciale alla HSV, la Holden Special Vehicles, divisione sportiva nata anche grazie all’inglese Tom Walkinshaw, il “papà” della scuderia TWR, nonché tra le menti che hanno concepito bolidi di razza del calibro delle Jaguar XJ220 e XJR-15. Il risultato è la GTSR W1, una brutale e velocissima berlina derivata dalla Commodore, con cambio manuale, trazione posteriore e, sotto il cofano, il V8 della Corvette C6 ZR1. La ricetta è esplosiva: la W1, in pratica, è un incrocio tra una quattro porte e una muscle car, capace di mandare in fumo le ruote posteriori grazie a un 6.2 da 645 cavalli e 815 Nm di coppia. Ci piace, eccome se ci piace.

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CATTIVERIA RARA. Il cambio manuale a sei marce, opera della specialista Tremec, ha i rapporti accorciati, mentre le sospensioni della SupaShock sono pensate prevalentemente per la pista, dove guidano con precisione i movimenti delle ruote Panorama di 20’’, che calzano dei pneumatici Pirelli Trofeo R e sono frenate da enormi dischi da 410 mm della AP Racing. Dite la verità, una Holden così non ve l’aspettavate proprio. E, come se non bastasse, la W1 è pure una bella macchina, con la sua carrozzeria tutta muscoli dipinta in un accesissimo arancione e gli interni foderati in Alcantara. L’unico problema di questa “teppistella” australiana è… il prezzo, dato che ne esistono solamente 275  ed essendo il canto del cigno della Holden è un’auto piuttosto ricercata.

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COSTA PIÙ DI UNA FERRARI. L’esemplare che vedete nelle foto a corredo del nostro articolo è infarcito di optional disponibili ed essendo stato usato col contagocce (32 km negli ultimi sette anni…) è in condizioni strepitose. Per darvi un’idea, ci sono ancora le pellicole originali di quando venne consegnata l’auto, e a patto di non aver lasciato liquidi e benzina sette anni fermi a “stagionare”, questa GTSR W1 è esattamente come quando è uscita dalla fabbrica. Nonostante la HSV non abbia una fama stellare, le W1 sono mezzi sicuramente emozionanti e con la giusta dose di ignoranza, oltre che rari e significativi. Ecco perché qualcuno ha deciso di sborsare 340.000 dollari americani (circa 313.000 euro, al cambio attuale) per portarsene a casa una…

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