GRADITO RITORNO. C’erano una volta la Renault 5 e la sua versione “cattiva” Renault 5 Alpine. Poi, a metà degli anni ’80, sono sparite entrambe. Ma siccome l’idea futuristica della mobilità elettrica si accompagna sempre più spesso con la nostalgia del mondo di una volta, entrambe stanno per tornare.
GAMMA AUTONOMA. La differenza è che, stavolta, la versione Alpine, che arriverà sul mercato l’anno prossimo poco dopo la Renault 5 e con la quale condividerà la linea produttiva nella fabbrica di Douai, non sarà più marchiata Renault. Il motivo è semplice: il gruppo francese vuole strutturare una gamma sportiva completa a nome Alpine, sulla falsariga di quanto hanno fatto, in tempi diversi, la Fiat con l’Abarth e la Seat con Cupra. E, guarda caso, in tutti questi tre casi il direttore d’orchestra è stato Luca de Meo. Va da sé che, dati i tempi, la famiglia sarà esclusivamente a batteria.
ARRIVERANNO ANCHE TRE CROSSOVER. La piccola elettrica dell’Alpine si chiamerà A290 e oggi è stato presentato il suo prototipo, denominato A290_β per sottolineare che il livello di sviluppo non è quello iniziale, ma è già abbastanza proiettato verso la configurazione definitiva. Poi seguiranno una crossover compatta nel 2025, l’erede della A110 nel 2026, e altre due crossover più grandi nel 2027 e 2028.
ESTERNO DEFINITO. La struttura interamente in carbonio della A290_β non verrà riproposta per ovvie ragioni di costi ma, nel complesso, la linea della carrozzeria – che è lunga 4,05 metri, larga 1,85 e alta 1,48 – lascia intravedere facilmente l’aspetto definitivo della A290 (come quello della Renault 5), nonostante le tante sovrastrutture estreme da showcar. Sono anche mascherate le porte posteriori, che invece saranno presenti sul modello di serie, ma il loro profilo si intuisce. Ritroveremo invece, quasi invariati, i proiettori anteriori supplementari, che richiamano quelli delle Alpine da rally degli anni ’70, e i cerchi, che però saranno da 19 pollici e non da 20 come sulla concept.
INTERNO CONCETTUALE. Se l’aspetto esterno lascia intuire parecchio, l’interno è del tutto “fantasioso”: il posto di guida è centrale e difficile da raggiungere ed è affiancato da due sedili laterali leggermente più arretrati per gli altri occupanti. Le cinture di sicurezza sono di tipo racing e al posto del divano c’è il rollbar, per aumentare le suggestioni corsaiole della A290_β.
ESSENZIALE ALL’ESTREMO. La strumentazione è limitata a un head up display che offre le poche indicazioni necessarie per un ipotetico impiego in circuito. I comandi sono distribuiti in parte sul volante esagonale e in parte su un pannello sopra il parabrezza. E all’interno spunta anche una leva alta del freno a mano di ispirazione rallystica, che non ha molto a che vedere con la pista ma fa la sua figura.
SORPASSI FACILITATI. Sulla plancia della A290_β, però, c’è il comando della funzione “overtake”, che significa “sorpasso”, che comparirà davvero sulla A290 di serie e sulle future Alpine. In questa modalità, i parametri dell’auto si regolano per consentire le massime prestazioni per 10 secondi. Dopodiché tutto torna automaticamente nella configurazione originale per non compromettere l’autonomia.
MOTORE DALLA MÉGANE. Purtroppo l’Alpine ha rilasciato pochissime informazioni sulla meccanica. La A290_β impiega due motori elettrici anteriori, uno per ciascuna ruota, mentre la A290 di serie ne avrà uno solo. Che probabilmente sarà imparentato con quello della più potente tra le Renault Mégane E-Tech, che in origine sviluppa 218 CV. Ma la speranza è che sulla variante Alpine possa venir potenziato ancora un po’.
RETROTRENO RAFFINATO. I tecnici francesi, comunque, promettono che la A290 avrà un carattere specifico e decisamente improntato alla guida sportiva, quindi molto diverso da quello della sorella Renault, con la quale condividerà la piattaforma CMFB-EV. Quest’ultima, tra l’altro, prevede le sospensioni posteriori indipendenti, che sono una raffinatezza insolita per questa categoria di vetture e lasciano margini molto ampi per personalizzare il comportamento stradale.
