GS Trophy: in Nuova Zelanda sulla ‘giessina’
Non ridere. Perché lo so, un sorrisetto di sufficienza può scappare a chiunque. Il fatto è che quando si dice GS, be’, lo sai anche tu a cosa si pensa. A quel monumento alla motocicletta che è la Bmw più venduta della storia dei boxer. Una moto nata esile e fuoristradale e diventata via via sempre più granturista per caso. Bon. Ma poi un bel giorno a Monaco si sono chiesti: “perché non possiamo chiamare GS anche l’altra bicilindrica, la 850?”. E così è successo che la cugina della Pegaso di Noale (ti ricordi la F 650? Lei), si è evoluta a tal punto che per l’edizione 2020 del Motorrad International GS Trophy è stata eletta a mezzo da sbarco ufficiale della maratona neozelandese.
PREPARATE. Perché la verità è che in Bmw avevano una gran voglia di dimostrare che la giessina non è per i vorrei ma non posso. E quale banco di prova migliore che 2650 chilometri di avventure australi? Così, 22 squadre si sono sfidate a bordo di F 850 GS debitamente preparate per questa massacrante maratona. Tra le principali caratteristiche della versione Trophy, che monta il noto bicilindrico in linea da 95 cv: cerchio anteriore da 21″ (gommato Metzeler Karoo 3), scarico in titanio HP dell’Akrapovič (che pesa 2,3 chili in meno rispetto all’originale), manubrio rialzato, protezioni per il motore e fari supplementari a LED. Morale della favola? Giessina tua sorella.