GP Ice Race: freddo, neve e montagne di cavalli
Avete mai visto quei brevi video in bianco e nero della British Pathé, dove una troupe inglese documenta quello che la voce narrante definisce ‘Lo sport più pericoloso del mondo’? Risalgono alla seconda metà degli anni Cinquanta e mostrano un brigata di spericolati che si fanno trascinare da veicoli motorizzati a due e quattro ruote, tra cui riconosciamo , tra le altre, svariate VW Maggiolino, alcune Porsche 356 e 550 Spyder e la Fetzenfleiger – minuta monoposto F2 con motore di Stoccarda. Tutte le vetture montano ovviamente pneumatici chiodati, pochi usano un casco aperto, alcuni nemmeno quello. Tutto questo avveniva in occasione del Professor Porsche Memorial Meeting sul lago ghiacciato di Zell am See, in Austria, una delle località di vacanza preferite della famiglia Porsche. Fino ai primi anni Settanta, perché la pratica – dove non vigevano particolari regolamenti – era diventata troppo pericolosa.
LA RINASCITA NEL 2019. Quarantacinque anni dopo, Ferdinand Porsche – bis nipote del fondatore della casa omonima – e Vinzenz Greger di Greger Porsche Classic Cars Gmbh, hanno deciso di ripristinare questo evento che oggi, giunto alla seconda edizione, è già diventato un weekend imperdibile del calendario invernale di ogni appassionato di motori. La GP Ice Race non si corre più sul lago ghiacciato, ma sul piccolo aeroporto di Zell am See, chiuso durante il periodo invernale e ricoperto di ghiaccio in occasione di questo insolito evento. Si corre con qualsiasi mezzo, meglio se con gomme chiodate, anche in notturna.
LE AUTO. Un mix ad alto contenuto di adrenalina che spazia dai go-kart, alle vetture WRC, dalle nuove monoposto di Formula E alle care Audi Quattro Gruppo B – una di queste è stata portata in pista da Stig Blomqvist – dalle Porsche di qualsiasi modello ed epoca, alle vetture DTM o di Formula 1. Quest’anno c’era anche la March 741 motorizzata Cosworth con cui Hans-Joachim Stuck – un habitué qui, insieme a Walter Röhrl – diede del filo da torcere a James Hunt nel Campionato del 1976. Come se non bastasse, c’è la gara di skijoring: dove potete tifare per temerari sciatori che si lanciano sul tracciato trainati da qualsivoglia vettura. Per dirne una, Aksel Lund Svindal ha gareggiato dietro alla Porsche 953 che ha trionfato nella Parigi-Dakar del 1983.
UNA GRANDE FESTA. La pista è una, si corre in senso antiorario, non ci sono box, zone VIP o aree dove chiunque sia munito di biglietto non possa accedere: solo tanta passione, condita da un’elevatissima dose di professionismo sia a livello organizzativo, sia a livello di iscritti. Quest’anno erano quasi 180 e hanno dato spettacolo davanti a oltre 16mila persone: la gara regina, la Ice Race of Champions, è stata vinta da Fabian Kreim al volante di una Skoda Fabia Rally2 Evo.