Formula E 2023: il primo ronzio è della Porsche
OBIETTIVO 2023. Porsche è stato il primo costruttore a presentare la monoposto Gen3, esibita in Italia, all’Experience Center di Franciacorta di proprietà della stessa casa tedesca. Si tratta della nuova “macchina” che sarà impiegata nella nona stagione della Formula E, il campionato elettrico che comincerà il prossimo 14 gennaio a Città del Messico e al quale, per la prima volta, prende parte anche un marchio nazionale: Maserati.
IN VETRINA AUTO E PILOTI. In Franciacorta Porsche ha portato la monoposto di terza generazione con potenza di 350 kW (100 più della Gen2, mandata in pensione lo scorso agosto a Seul) e ha presentato anche i piloti per la prossima stagione. Uno è il confermato tedesco Pascal Wehrlein, che in febbraio ha regalato al costruttore la prima affermazione nella categoria, l’altro è il portoghese Antonio Felix Da Costa, già campione della specialità con la DS Techeetah tre anni fa.
SIMILITUDINI E DIFFERENZE. Porsche ha lavorato sui tempi, cercando di anticiparli e cominciando molto presto a sviluppare le componenti per la messa a punto della monoposto che, per regolamento, è sostanzialmente uguale a quella delle altre squadre per quanto riguarda telaio e batteria. Gli interventi specifici dei vari team (11 anche quest’anno, una in meno di quelle possibili, perché i cinesi della Techeetah non sono riusciti a trovare i fondi per prendere parte al campionato) sono limitati al motore posteriore (di spinta), al software (energy management e interfaccia tra uomo e macchina in particolare), al sistema di raffreddamento e al retrotreno. Tra le novità tecniche della prossima stagione ci sono anche i pneumatici, forniti dalla coreana Hankook che subentra ai francesi di Michelin: un’altra incognita dato che il campionato è tradizionalmente “monogomma”.
VELOCITÀ AUMENTATA. Le due unità elettriche delle monoposto Gen3 sono da 250 kW davanti (utilizzata per la sola rigenerazione in frenata) e da 350 kW dietro. La velocità massima passa così da 280 a 320 km/h, anche se questa punta verrà raggiunta raramente nei circuiti cittadini su cui è articolato il campionato. Dopo l’annullamento del doppio evento di Seul, il calendario è stato ridotto a 17 gare (a Berlino è stata assegnata una seconda gara), con 12 città coinvolte. La Formula E approda per la prima volta in India, a Hyderabad (11 febbraio); in Sudafrica, a Città del Capo (25 febbraio) e in Brasile, a San Paolo (25 marzo), che rappresentano gli ePrix numero 4, 5 e 6. Gli organizzatori non hanno ancora ufficializzato le sedi del decimo e del tredicesimo appuntamento. Ed è stato confermato l’appuntamento di Roma per il 15 e 16 luglio, che sarà il penultimo della stagione. A meno di “tagli” imprevisti, la nona stagione stabilirà il record di città coinvolte.
PIÙ LEGGERA E COMPATTA. La monoposto Gen3 è più corta, più bassa, più stretta e più leggera rispetto alla versione cui subentra. Misura 5016 millimetri di lunghezza contro i 5200, 1023 di altezza invece di 1063, 1700 di larghezza anziché 1800 e, pilota incluso, arriva al massimo a 850 chilogrammi contro 903. La sola batteria è stata alleggerita di 100 kg: quella nuova arriva a 280 e la sua capacità per il 2023 è stata ridotta del 20% circa rispetto alla cinquantina di kW disponibili di quest’anno. L’efficienza complessiva del powertrain è stata portata al 95%, quando un motore a combustione al massimo raggiunge il 40%. E oltre il 40% dell’energia necessaria per il completare un ePrix (45 minuti più un giro) dipenderà dalla rigenerazione dalla quale, invece, nel campionato 2022 arrivava solo il 25% circa.
CONTENDENTI E TEAM SATELLITI. I costruttori impegnati direttamente sono 7: oltre a Porsche ci sono DS, Maserati, Mahindra, Nissan, Jaguar e Nio. Poi ci sono 4 team clienti: McLaren (che ha rilevato la scuderia di Mercedes e si rifornisce da Nissan), ABT (tornata in Formula E dopo l’addio di Audi e che si è alleata con Mahindra), Avalanche Andretti (in accordo con Porsche) e Envision (che si è alleata con Jaguar dopo l’abbandono di Audi). Fra i piloti, i “traslochi” più significativi sono stati quelli degli ex campioni del mondo: oltre a Da Costa, si sono spostati Sébastien Buemi, che ha lasciato Nissan per passare alla Envision, Lucas di Grassi, che ha archiviato l’esperienza con la monegasca Venturi (nel frattempo diventata Maserati Msg Racing) per accasarsi alla Mahindra, e di Vandoorne, ingaggiato dalla DS Penske in seguito alla decisione di Mercedes di abbandonare la Formula E. Andrè Lotterer è passato dalla Tag Heuer Porsche alla Andretti e Robin Frijns dalla Envision alla ABT.