Ford GT MKII: fa la scatenata a Goodwood
LA CILIEGINA SULLA TORTA – Nel 2015 nasceva la Ford GT: non più un omaggio alla prestigiosa antenata GT40, come la precedente generazione dei primi anni duemila, ma una modernissima supercar pronta a sfidare le blasonate rivali europee su strada, ma soprattutto su pista. Così è stato e la nuova GT ha subito mostrato il suo valore nel campionato mondiale endurance, vincendo la 24 Ore di Le Mans nella categoria LMGTE-Pro, a cinquant’anni esatti dalla storica vittoria della Ford sulla Ferrari del 1966. Un grande successo che non si è fermato alle competizioni. La produzione della versione stradale era stata inizialmente stimata in 500 unità, ma alla fine di quest’anno saranno più del doppio le auto assemblate presso gli stabilimenti canadesi dell’azienda specializzata Multimatic. La produzione, così come il programma sportivo sono volti al termine, ma gli ingegneri americani volevano dimostrare quanto potenziale della loro supercar fosse ancora inespresso a causa dei regolamenti sportivi o dalle norme di omologazione. Da questa idea nasce la Ford GT MK II, presentata oggi al Goodwood Festival of Speed. Un’arma da pista, ma non da competizione, non omologata per la strada, prodotta in 45 esemplari ad un prezzo di 1,2 milioni di dollari l’una.
LIBERA DA OGNI REGOLA – Ogni componente meccanica e aerodinamica è stata portata all’estremo sulla nuova Ford GT MK II. È stata incrementata la potenza del motore, innanzitutto: Il 3.5 V6 biturbo eroga, ora, 700 cavalli, 50 in più della versione stradale e addirittura 200 in più della GTE-Pro. Le appendici della carrozzeria sono state estremizzate: grazie alla enorme ala posteriore a due elementi, allo splitter anteriore e al nuovo diffusore, la MK II sviluppa il 400 percento di carico aerodinamico in più rispetto al modello omologato e raggiunge più di 2g di accelerazione laterale tra le curve. Nuove e imponenti anche le prese d’aria, tra cui una sul tetto per migliorare il raffreddamento del propulsore e del cambio, un robotizzato doppia frizione a 7 marce, rinforzato rispetto alla controparte stradale. La rimozione della sofisticata regolazione a cinque altezze della ‘normale’ GT ha permesso, poi, di risparmiare oltre 90 chilogrammi di peso. Infine per bilanciare le maggiori prestazioni i tecnici americani sono intervenuti anche sull’impianto frenante di tipo carboceramico. Come per i primi mille esemplari, anche per le prossime 45 MK II, i facoltosi appassionati dovranno passare una rigida selezione per mettersi in garage la più prestigiosa auto dell’ovale blu.
