Ford Bronco: il ritorno del mito americano 4×4
Era il 1966 quando la Ford di Lee Iacocca lanciava sul mercato la Bronco: diretta rivale delle Jeep era una fuoristrada compatta, semplice nella meccanica e nel design ma molto capace sui terreni più avversi: disponibile in varie carrozzerie fu subito un successo con decine di migliaia di veicoli prodotti ogni anno. Nei trenta anni a seguire si sono susseguite altre quattro generazioni fino a quando, nel 1996, la Bronco ha lasciato il posto alla più moderna e lussuosa suv Expedition. Ma l’eredità lasciata da quella fuoristrada – in particolare proprio dalla famosa prima serie – non è mai andata persa; e dopo aver mostrato alcune concept nel corso degli ultimi anni, la Ford ha finalmente svelato la versione di serie della sesta generazione della Bronco.
DESIGN D’IMPATTO. Come avvenuto con le più recenti Jeep Wrangler, Mercedes Classe G e Land Rover Defender, il design della Bronco gioca un ruolo di primo piano in questa moderna iterazione: gli stilemi della prima serie sono evidenti in ogni angolo della carrozzeria a partire dal frontale, verticale e ‘spigoloso’, mosso soltanto dai due grandi fari a led circolari e dalla scritta ‘Bronco’ al centro della mascherina. Le linee semplici e squadrate continuano anche lungo le fiancate e al posteriore dove si trova il portellone incernierato a lato e la relativa ruota di scorta. Altri dettagli degni di nota sono gli specchietti, non solo per la finitura in plastica nera (più resistente ai graffi) ma per il loro posizionamento. Sono attaccati alla base del montante e non come di consuetudine alla portiera: una soluzione che permette a quest’ultima di essere rimossa senza il bisogno di dover installare nuovi specchi retrovisori. Per lo stesso motivo, e per occupare meno spazio una volta staccate dalla carrozzeria i finestrini delle portiere sono privi di cornice. Anche il tetto e i finestrini del bagagliaio possono essere rimossi per un’esperienza en plein air a 360 gradi.
TECNOLOGIA E STILE. Anche l’abitacolo è un’unione di modernità e tocchi retrò: plastiche resistenti e tappezzerie impermeabili la fanno da padrone mentre la plancia verticale e personalizzabile nel colore, ricorda a prima vista le offroad del passato. Al centro però non poteva mancare un grande schermo del sistema multimediale e i comandi (fisici) per la climatizzazione e il blocco dei differenziali. Più sotto troviamo la leva del cambio e il selettore delle modalità di guida, sette per la precisione, tre rivolte all’asfalto e le altre ( fango, rocce, sabbia e ‘Baja’) al fuoristrada.
UNA VERA FUORISTRADA. Costruita su un robusto telaio a longheroni, la nuova Ford Bronco è disponibile in due carrozzerie, a tre o cinque porte: adotta sospensioni indipendenti all’anteriore e un asssale rigido al posteriore. Sotto al cofano saranno due i propulsori disponibili, entrambe a benzina: sono il 2,3 litri ecoboost a quattro cilindri (la stessa unità della Ford Focus RS e della Mustang) da 274 cavalli e il 2,7 litri V6 turbo da 314 cavalli. Il primo è abbinato al cambio manuale a sette rapporti o all’automatico a dieci marce, il secondo soltanto alla trasmissione automatica. In entrambe i casi la trazione è ovviamente integrale e ci sono le marce ridotte.
LA SORELLA MINORE. In contemporanea al lancio della Bronco, la Ford ha svelato anche la Bronco Sport: non una vera e propria fuoristrada ‘dura e pura’, ma una suv di medie dimensioni ispirata nello stile alla Bronco. Disponibile con un 1.5 o un 2.0 turbo a benzina da circa 250 cavalli è offerta solamente a trazione integrale ed è dotata dello stesso selettore delle modalità di guida che troviamo sulla sorella maggiore. Entrambe le suv saranno disponibili sul mercato americano nel 2021 a partire da poco meno di 30mila dollari. Non è stato ancora svelato se arriveranno anche nel Vecchio Continente.