Ferrari SF-23: vuole il titolo e nient’altro
SUBITO IN PISTA. La F1 sta vivendo il rito annuale delle presentazioni delle nuove monoposto e, quella della Ferrari SF-23, avvenuta il giorno di San Valentino, è stata la più affascinante e significativa. Il contesto, anzitutto: sul circuito di casa, a Fiorano, davanti ai tifosi resi partecipi dell’evento, il progetto SF-23 ha mosso i primi passi con Charles Leclerc al volante. Una giornata da considerare come primissimo shakedown, in vista della sessione di test invernali tra il 23 e il 25 febbraio, in Bahrain.
EVOLUZIONE PROFONDA. Ma come cambia la vettura che dovrà correre e lottare per vincere i due mondiali? Rispetto alla monoposto 2022, la Ferrari SF-23 è un progetto profondamente evoluto e con novità radicali. Il punto debole dell’affidabilità della power unit è stato in cima all’elenco di interventi che i tecnici motoristi, guidati da Enrico Gualtieri, hanno curato in uno sviluppo altrimenti bloccato sulle prestazioni assolute: “Le power unit sono ‘congelate’ dallo scorso anno e le uniche modifiche consentite sono quelle legate all’affidabilità, che è stato il nostro tallone d’Achille la scorsa stagione – ha spiegato Gualtieri, responsabile dell’Area power unit – e siamo concentrati sul motore a combustione interna ma anche su quelli elettrici e abbiamo cercato di capitalizzare l’esperienza maturata in pista la scorsa stagione esaminando tutti i dati e i segnali di debolezza dei componenti utilizzati. Abbiamo anche rivisto le nostre procedure di assemblaggio e cercato di capire le cause alla radice dei problemi che abbiamo incontrato in pista. Il lavoro ha coinvolto tutti gli ambiti, dalla progettazione alla sperimentazione per provare e testare nuove soluzioni in tempi brevissimi. È stato uno sforzo notevole”.
NUOVE SOSPENSIONI E REGOLAZIONI PIÙ AMPIE – Poi, per superare le limitazioni nelle regolazioni d’assetto che hanno afflitto la Ferrari F1-75 dello scorso anno, la sospensione anteriore è stata completamente riprogettata. La disposizione dello schema push-rod anteriore è molto più efficiente in chiave aerodinamica, visto lo spostamento dei tiranti dello sterzo sul triangolo inferiore, che non sono più alti ed esposti come sulla monoposto 2022. E la possibilità di intervenire in modo più ampio sull’assetto dovrebbe ottimizzare anche la gestione delle gomme, che lo scorso anno non è stata ottimale.
ROSSA OPACO E CON LA “F” LUNGA. Cambia anche la colorazione, sebbene possa sembrare in continuità con il 2022. La Ferrari SF-23 conserva un rosso opaco, mentre sarà un rosso lucido la tinta riservata all’altro progetto da corsa della Scuderia: la 499P del mondiale WEC. E un dettaglio che è stato apprezzato dai tifosi nel 2022, cioè la scritta Ferrari con la “F lunga” sull’ala posteriore utilizzata a Monza, torna in pianta stabile e in colorazione bianca. La livrea sfoggia molte più parti in carbonio a vista. Una scelta che non è solo estetica ma funzionale. Le porzioni in carbonio a vista sulle pance, la pinna in coda, fino a un’ampia parte del cockpit, permettono un risparmio di peso, così da avvicinare e scendere sotto il limite minimo imposto dal regolamento, che è di 798 kg. Per la cronaca: sulle monoposto che stanno sotto questo valore viene poi aggiunta una zavorra in punti predefiniti della struttura.
AERODINAMICA EVOLUTA – L’estetica conta molto poco se il progetto non è vincente, così, ecco le variazioni tecniche degne di nota. Dal musetto accorciato, alla nuova ala anteriore, che interpreta il regolamento e applica le pinne sui flap superiori per spostare i flussi d’aria verso l’esterno delle ruote. La Ferrari SF-23 resta anche tra le poche vetture con pance alte e abbondanti nei volumi: una filosofia progettuale introdotta lo scorso anno e confermata anche ora, seppur con chiari segni di sviluppo visibili nelle prese d’aria ai lati dell’abitacolo, nelle forme scavate nella parte interna delle pance e in quella inferiore, verso il fondo, delle pance stesse. Ma la nuova vettura resta soprattutto fedele a una direzione tenuta a battesimo nel 2022 e copiata da alcune squadre lo scorso anno. Con scelte aerodinamiche che coinvolgono l’intero progetto, a cominciare dalla disposizione dei radiatori, dallo studio più attento delle esigenze di raffreddamento della power unit e dall’andamento dei flussi verso il retrotreno.
DETTAGLI OTTIMIZZATI. Ci sono poi elementi apparentemente di minima rilevanza ma importanti nell’insieme del progetto. Gli specchietti, ad esempio, sono più ampi (come prescritto dal regolamento tecnico della FIA) e intorno non mancano complesse appendici aerodinamiche per direzionare l’aria e gestire le turbolenze create dagli specchi stessi. Con tutte queste premesse, la “nuova” Rossa, con Frederic Vasseur che ha sostiuito Mattia Binotto nel ruolo di team principal, proverà a dare a Charles Leclerc e Carlos Sainz una chance in più rispetto al 2022 per restare in corsa per il titolo mondiale fino alla fine del campionato.