Ferrari BR20: one-off in salsa granturismo
Prendete una Ferrari GTC4 Lusso, lo dice il nome, la più lussuosa espressione delle Ferrari moderne; datela quindi al Centro Stile Ferrari e trasformatela in un omaggio alle GT del Cavallino che furono, secondo i gusti e i desideri di un affezionato cliente della Ferrari, pronto a tutto, immaginiamo, per mettersi in garage una vettura unica, su misura. Ecco gli ingredienti della Ferrari BR20, l’ultima one-off frutto di ‘Progetti Speciali‘, il programma della Ferrari nato per soddisfare le richieste più originali e complesse dei propri clienti partendo dalla meccanica dei modelli della gamma per evolverli in modelli unici.
ISPIRAZIONI DAL PASSATO. Per la prima volta è stata la GTC4 Lusso a costituire la base di un progetto speciale, ma se con questa vettura, e prima con la FF, la concezione di granturismo della Ferrari moderna si è tradotta in una velocissima V12 con carrozzeria fastback con quattro posti e un vero e proprio portellone per il bagagliaio, la Ferrari BR20 prende ispirazione da più lontano, da quegli Anni ’60 dove il Cavallino era quasi esclusivamente sinonimo di lussuose e velocissime coupé a motore V12 anteriore. Linee irreplicabili che le hanno rese a oggi tra le auto più ambite della storia, muse ispiratrici per un design, quello tratteggiato da Flavio Manzoni per questa BR20, che rimane comunque nel segno della modernità con dettagli inediti – come la forma del paraurti anteriore e l’integrazione al suo interno della mascherina – o ripresi da Ferrari più recenti come gli ‘archi rampanti’ della 599 GTB, ovvero quei raccordi ‘sospesi’ che corrono dal montante C alla parte posteriore della vettura.
ELEGANTE MODERNITÀ. La Ferrari BR20 è mossa dallo stesso 6,3 litri da 690 cavalli della GTC4 Lusso, abbinato al cambio robotizzato doppia frizione a sette marce e a un particolare sistema di trazione integrale, ma al contrario dell’auto da cui deriva qui ci sono sette centimetri di lunghezza in più, tutti concentrati nella zona posteriore e due posti in meno. La parte posteriore è stata del tutto rivista, il tetto è ora spiovente e lo spazio è stato ripreso da un grande vano per i bagagli, perfetto per combinare le prestazioni della vettura al suo animo da granturismo. Ruolo svolto anche dai rivestimenti e dalle finiture dell’abitacolo, dominato dal color testa di moro, contrastato da eleganti cuciture di colore argento e arricchito da inserti sia in legno che in fibra di carboni0.