Il restomod di Emory colpisce duro: e da una Porsche 356 ‘escono’ 400 cavalli
UN RESTOMOD ESTREMO – La ‘modernizzazione’ di auto d’epoca, e in particolare delle Porsche, è sempre più popolare (Singer docet). Emory Motorsport è uno dei grandi interpreti di questo trend e in particolare del restomod alla californiana: non è un caso, infatti, la sua ultima proposta, la 356 RSR, sembra ispirarsi – nella parte posteriore – al grande cattivo di una delle più importanti saghe hollywoodiane, Dart Fener di Guerre stellari. Stiamo parlando del restomod della prima delle Porsche, la 356 degli anni ’50. Le delicate linee tondeggianti del modello originale, di un’eleganza senza tempo, sono state abbandonate in favore di parafanghi allargati, dal frontale allungato che fa da spoiler e dalla coda, dove i minuscoli fanali a goccia fanno quasi tenerezza se messi a confronto con il brutale motore a vista. Eppure, sono contrasti che non ti permettono di staccare gli occhi da questo prodotto di alta artigianalità.
PEZZO PER PEZZO – E poco alla volta cominci ad apprezzare la dedizione di questi uomini nel realizzare la Emory 356 RSR. Che hanno speso quattro anni di lavoro per adattare la meccanica di una Porsche 991 degli anni ’90 (la 964) alla carrozzeria di una 356; e per rivisitare il motore che ha perso due cilindri (mantenendone quattro), ma ha guadagnato due turbo: adesso spara la bellezza di 393 cavalli sulle ruote posteriori. E ti rendi conto che, con soli 884 kg di peso e un bel cambio manuale, portare al limite questa piccola belva deve essere una sfida di quelle estreme. Ma le emozioni non arrivano solo da lì; anche godersela in una passeggiata, assaporando i dettagli racing dell’abitacolo e con gli sguardi di tutti addosso, è un bel modo di godersi la 356 RSR. Che magari bella non è. Ma sa farti battere forte il cuore.