Eh già, si fa presto a dire concept
MITO RIVISITATO. Ritorna alla ribalta la Ferrari 250 GT Berlinetta SWB, una delle migliori auto progettate a Maranello. Il merito va all’azienda di design inglese Forge Design, con sede a Londra, che ha ipotizzato un concept che prende le mosse proprio da quel modello, presentato al pubblico per la prima volta al Salone di Parigi del 1959 e rimasto in produzione fino al 1962. Più che altro si tratta di una “visione” della vettura originale, con un DNA ammodernato e un “cuore” del tutto inaspettato.
FORSE NON NASCERÀ MAI. Di quest’auto, per ora, esistono solo i rendering e il nome: Competizione Ventidue (perché è nata nel 2022). E, in tutta sincerità, la sensazione è che Forge Design non sia interessata a produrla davvero, nemmeno in serie limitata. Del resto a Londra sono molto avari di informazioni, soprattutto tecniche, perché probabilmente non c’è molto di definito.
L’ORIGINALE ERA VINCENTE. Per essere precisi, il prototipo trae ispirazione dalla versione Comp 61 della 250 GT SWB che, a suo tempo, portava in dote un telaio alleggerito. E tra le sue caratteristiche ricordiamo anche alcune modifiche apportate al propulsore per aumentare la potenza e la carrozzeria in alluminio, basata su quella della versione da corsa della 250 GT SWB, che vinse il Tourist Trophy a Goodwood e la 24 Ore di Le Mans nel 1960 e 1961, e la 1000 km del Nürburgring nel 1961 e 1962).
SOPRATTUTTO LEGGERA. Negli intendimenti di Forge Design, la vettura dovrebbe avere un nuovo telaio realizzato in alluminio e in fibra di carbonio e anche la carrozzeria sarebbe completamente in fibra di carbonio. E siccome l’obiettivo del progetto è quello di ridurre fortemente il peso, è stato previsto il lunotto in policarbonato.
FARI E FRENI MODERNI. I proiettori circolari integrati nella carrozzeria sono a LED e l’impianto frenante utilizza dischi AP Racing, che si intravedono attraverso i cerchi in magnesio con bloccaggio centrale. Per la cronaca, comunque, la 250 GT Berlinetta SWB originale è stata la prima Ferrari di serie con i freni a disco. Per migliorare la dinamica di guida, le sospensioni sono indipendenti sia all’anteriore che al posteriore, mentre la 250 GT Berlinetta SWB del 1959 aveva il retrotreno a ponte rigido.
V12 A IDROGENO. Ma la novità di spicco sarebbe nel motore: un V12, dal peso di soli 165 kg, alimentato esclusivamente a idrogeno tramite iniezione diretta. E qui possiamo già sentire la vostra domanda: “Ma quanti CV ha?”. Non ci è dato saperlo, ma il V12 originale della Ferrari 250 GT SWB era un 3000 da circa 280 CV e il concept di Forge, se diventasse realtà, avrebbe probabilmente prestazioni elevatissime tanto quanto lo erano quelle della vettura originale alla sua epoca. Non è stato nemmeno specificato dove dovrebbero essere montati i serbatoi dell’idrogeno e qual è la loro capacità. Speriamo quindi che Forge Design diventi improvvisamente più prodiga di informazioni e che, magari, decida di “materializzare” l’auto.