E tu, non vorresti le F1 di Andretti e Raikkonen?
Si chiama “On the Grid” la vendita all’incanto che si terrà il prossimo 25 novembre, alla vigilia dell’ultimo Gran Premio di Formula 1 dell’anno nel paddock del circuito di Yas Marina Bay, ad Abu Dhabi. A organizzarla è la casa d’aste inglese Bonhams, ed è un evento da leccarsi le dita, per gli appassionati del Grande Circus. In palio ci sono due monoposto che hanno fatto la storia: la Lotus 79 iridata con Mario Andretti nel 1978 e la McLaren MP4/21 con cui Kimi Raikkonen ha vinto a Monte-Carlo nel 2006. Scopriamole entrambe nei dettagli.
UN MITO DELLA FORMULA 1. Con una stima d’asta compresa tra 6,5 e 9,5 milioni di dollari, la protagonista assoluta della stagione 1978 di Formula 1 e antesignana delle “wing-car”, le prime monoposto capaci di generare il cosiddetto “effetto suolo” grazie alle “minigonne” laterali che chiudevano lo spazio tra le pance provviste di radiatori e il nastro d’asfalto, la Lotus-Ford 79 si preannuncia come il gioiello più conteso nell’asta di Yas Marina Bay. Il bolide del team di Colin Chapman, telaio numero 4, presenta ancora la livrea nero-oro utilizzata nella stagione 1978, quando la scuderia inglese era sponsorizzata dal colosso del tabacco John Player Special, e il numero 5 sul musetto e sulle fiancate.
UNA PELLE CHE RACCONTA UNA STAGIONE VINCENTE. Secondo l’abitudine invalsa all’epoca nel team Lotus, la monoposto sfoggia sull’ala posteriore le corone d’alloro corrispondenti alle vittorie e ai podi ottenuti fino a quel momento nel corso della stagione dalla scuderia inglese: otto successi, in Argentina, Sudafrica, Belgio, Spagna, Francia, Germania, Austria e Olanda, e quattro secondi posti, in Belgio, Spagna, Francia e Olanda, corrispondenti quindi a tre doppiette conquistate dall’italo-americano Mario Andretti e dallo sfortunato svedese Ronnie Peterson, che perse la vita in seguito a un incidente occorsogli primo giro del Gran Premio d’Italia a Monza. La monoposto si presenta in eccezionali condizioni, completa di ogni sua parte meccanica e, di fatto, pronta all’uso. Non stupirebbe di vederla davvero al via del prossimo Gran Premio storico di Monaco.
REGINA A MONTE-CARLO. Più giovane di quasi trent’anni, la McLaren MP4/21 Mercedes sfiorò il Mondiale nel 2006 ai danni della Renault, che lo conquistò grazie a una macchina eccezionale e a uno strepitoso Fernando Alonso, costringendo il finlandese Raikkonen a rimandare di un anno l’appuntamento con il titolo iridato. Il bolide del team all’epoca guidato da Ron Dennis sfoggia una delle livree più accattivanti nella storia della McLaren, con la carrozzeria color argento “a specchio” (un vezzo che all’epoca Giorgio Armani propose anche su una Mercedes CLK stradale) e le scritte del title sponsor dell’epoca, la compagnia aerea Emirates.
RIPORTARLA IN PISTA NON È UNA PASSEGGIATA. All’asta il prossimo 25 novembre andrà la monoposto con il telaio numero 2, quella che Kimi Raikkonen portò al successo nel Gran Premio di Monaco sul circuito di Monte-Carlo. La stima d’asta da 2,5 a 3,5 milioni di dollari effettuata da Bonhams tiene conto sia dell’importante palmarès della monoposto sia della sua complessità meccanica. A differenza della Lotus 79, infatti, per utilizzare concretamente questa McLaren, costruita tutta in carbonio e dotata di un motore ufficiale Mercedes-Benz, occorre personale non solo dedicato ma anche autorizzato dalla factory inglese e dal fornitore dei propulsori.
Foto: Bonhams