È elettrica l’Abarth più potente di sempre: sarà un bene?
L’Abarth nasce il 31 marzo del 1949 da un’idea dell’ingegnere Carlo Abarth e del pilota Guido Scagliarini. Quindi, fra poco più di 2 mesi, l’azienda, che nel frattempo è entrata a far parte della galassia Stellantis, compirà 75 anni. E per festeggiare mostra per la prima volta, seppur pesantemente camuffata, la sua vettura più potente di sempre, grazie ai suoi 240 CV. Si tratta dell’Abarth 600: diventerà il terzo modello dell’attuale gamma del marchio dello scorpione, dopo la 500 e la 500e, ma stando alle premesse, facciamo fatica a pensare che riuscirà a riassumere la storia ma sopratutto i valori di un marchio come Abarth.
CROSSOVER ED ELETTRICA. Potremmo definirlo anzi un modello di rottura con il passato. Prima di tutto perché quei 240 CV saranno scaricati a terra, presumibilmente attraverso le ruote anteriori, grazie a un motore elettrico. È vero, già la 500 dello scorpione è disponibile anche con la trazione esclusivamente elettrica, ma per la 600 non si tratta di una variante che si aggiunge a quella a combustione, ma proprio l’unica possibilità di avere una 600 marchiata Abarth. La seconda “prima volta” per l’Abarth 600 riguarda la sua tipologia: è la prima Abarth a ruote alte. In passato si era parlato spesso della possibilità di avere una 500X più prestazionale con il marchio Abarth sul cofano, ma dalle speculazioni non si è mai passati a una produzione reale. In Brasile esistono le versioni Abarth della Pulse e della Fastback, crossover destinate al mercato sudamericano, ma sono più allestimenti sportivi che modelli separati dal resto della gamma.
PROGETTATA PER LE PRESTAZIONI. Ora arriverà quindi la 600, la seconda elettrica, la prima crossover e la più potente Abarth di sempre. Nascerà dalla collaborazione tra il marchio dello scorpione e Stellantis Motorsport, braccio sportivo del gruppo, attualmente attivo con DS e Maserati in Formula E, con Peugeot nel Campionato del Mondo Endurance e con le Citroën C3 Rally2 e le Peugeot 208 Rally4 nel Rally Customer Racing. Insieme, Abarth e Stellantis Motorsport hanno realizzato una piattaforma composta da differenti tecnologie, forti dell’esperienza nel mondo delle corse, della conoscenza ingengeristica e di migliaia di ore di test. Il risultato è una nuova piattaforma basata sulla eCMP, rinominata Perfo-eCMP.
DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE. Ma come sarà l’Abarth 600? Oltre alla potenza dichiarata di 240 CV, 84 CV in più rispetto a quelli della Fiat 600e da cui deriva, le informazioni non sono tantissime. Sappiamo che ci sarà un differenziale limitato autobloccante, sviluppato in modo specifico per la trazione elettrica. La crossover sportiva avrà freni maggiorati, per migliorare il raffreddamento e la resistenza all’usura. Anche i pneumatici saranno specifici, con una doppia mescola (più morbida sull’esterno e più rigida centralmente), per aumentare il grip in curva e l’autonomia nella guida più rilassata.
PESANTE E ALTA. Tutto molto bello, ma da un’Abarth ci aspettiamo anche e soprattutto prestazioni, meglio se al giusto prezzo. E sebbene la casa dichiari che la 600 sarà la sua auto più potente di sempre, dubitiamo che sul giro del Misto Alfa a Balocco sia l’Abarth che farà registrare il tempo più basso. La potenza non è tutto per un’auto, e proprio l’Abarth, con altre case automobilistiche tra cui per esempio la Lotus, ce lo hanno insegnato: senz’altro aiuta in accelerazione, ma quando bisogna fare le curve entrano in gioco fattori diversi. C’è la questione del peso, in primis, che immaginiamo non si discosterà troppo da quello della 600e della Fiat, quindi 1.520 kg. Bisogna poi considerare il baricentro, che sarà inevitabilmente piuttosto alto, pur con il pacco batterie posizionato sotto al pianale, ben più in alto di un’Abarth 500 a benzina, che pur non brilla da questo punto di vista.
MA QUANTO MI COSTI? C’è infine la questione del prezzo. L’Abarth 500e costa esattamente 4.000 euro in più rispetto alla Fiat 500e, con un aumento della potenza di soli 37 CV e la stessa capacità della batteria. Se si mantenesse un delta di prezzo simile, l’Abarth 600 potrebbe partire da circa 40.000 euro, ovvero quanto costava nel 2015 una 695 Biposto. Senza dubbio due filosofie completamente diverse per due auto difficilmente paragonabili, più “borghese” la prima, una piccola bestia “hardcore” pensata per i trackday l’altra. Ma la seconda aveva una buona dose di quella sana pazzia che ha sempre caratterizzato le vetture dello scorpione. Vogliamo sperare di ritrovare un pizzico di quella follia anche nella futura 600 (a patto che non sia il “rombo” del sound generator!).