Dal Galles ecco delle MG Metro 6R4 nuove di zecca
L’azienda gallese ‘Motorsport Tools’ negli ultimi anni si è fatta le ossa costruendo restomod impressionanti di Escort Mk1 e Mk2 (qui per saperne di più), in versione stradale e da rally. Chiamare restomod queste creazioni è persino riduttivo, dato che la MST ricostruisce da zero scocche e carrozzerie, interni e motori, ottenendo ciò che a tutti gli effetti è una sportiva nuova di zecca, immatricolata proprio come modello nuovo. Visto il successo delle MST Mk1 e Mk2 i ragazzi della Motorsport Tools hanno deciso di alzare il livello, inseguendo un sogno tutt’altro che facile: ridare vita ad una delle protagoniste del Gruppo B. Dato il legame con Ford ci si sarebbe aspettati una versione moderna della RS200, invece i gallesi hanno scelto la muscolosissima MG Metro 6R4.
UN LAMPO BREVE MA INTENSO. Nella sua ristretta carriera – poco più di una stagione – la 6R4 non colse mai una vittoria, solo un podio al debutto al Rally di Gran Bretagna e piazzamenti inferiori a causa della ridotta affidabilità e del motore sottodimensionato rispetto alla concorrenza: la Metro infatti non era turbocompressa, i suoi 1.040 chili erano mossi da un 3.0 litri V6 aspirato capace di erogare 410 cavalli e di staccare uno 0-100 in 3,2 secondi grazie alla trazione integrale. Non male, tuttavia le rivali erano dei veri mostri, e la Metro restò in ombra. Viene ricordata dagli appassionati più per il suo aspetto squadrato e assurdamente gonfio, e perché il suo motore – in versione biturbo – finì sotto il cofano di una certa jaguar…
DAL 1985… AL 2024. MST farà lo stesso immane lavoro svolto con le Escort, ovvero ricostruirà una serie di MG Metro 6R4 che potranno essere considerate nuove: nuovo telaio, nuova carrozzeria, nuovo motore, nuova trasmissione, nuovo impianto elettrico… ai gallesi piacciono le cose semplici. Partendo dai progetti originali i ragazzi della MST ricreano lo scheletro della 6R4, una monoscocca in acciaio con rollbar integrato, la cosa che differirà maggiormente sarà la carrozzeria, realizzata in fibra di carbonio (anziché materiale plastico) con l’aiuto della Innovative Composites. Il design non cambierà praticamente una virgola rispetto alla Metro del Gr. B, dandovi l’idea – e in effetti è proprio così – di una vettura di quasi quarant’anni fa… appena sfornata.
DUE VARIANTI. La trazione sarà ovviamente integrale, con differenziale e cambio (un sequenziale a sei marce) forniti dalla Sadev, le sospensioni saranno completamente regolabili e i freni deriveranno dalle vetture WRC. Il motore potrebbe essere un V6 3.0 litri aspirato originale, ma dato che reperirlo è un’odissea ed è costosissimo (e probabilmente da aprire da cima a fondo) c’è il caso che MST opti per un V6 3.0 litri con compressore volumetrico di origine Audi, preparato per avere almeno 450 cavalli. MST prevede di avere pronte le prime 6R4 per fine anno e di costruire due varianti: una più curata (soprattutto per quanto riguarda gli interni) e una più spartana solo per i trackday. Il prezzo per una Metro Gr. B nuova di fabbrica? Sconosciuto, ma ci aspettiamo una cifra attorno al mezzo milione di euro.