Dakar 2022: la Toyota al via con il DKR Hilux T1+
L’aspetto lo fa sembrare inarrestabile, il motore è enorme e la coppia motrice a disposizione, infinta. Ecco il DKR Hilux T1+, il fuoristrada con cui la Toyota Gazoo Racing sarà al via della Dakar 2022. Il team schiererà ben quattro veicoli, con l’esperto Al Attiyah affiancato dal fedele navigatore Baumel come caposquadra, che tenteranno di conquistare la quarta corona dopo i successi delle edizioni 2011, 2015 e 2019. Attenzione quindi ai rivali da battere, primi su tutti MINI (vincitori nel 2021) e Mr Dakar Stéphane Peterhansel – quest’anno al via con l’elettrica Audi RS-Q e-tron.
IL TEAM. Ad affiancare Al Attiyah e Baumel, già freschi vincitori del campionato mondiale Cross-Country Rallies 2021, Giniel de Villiers (vincitore nel 2009 in Sudamerica) e il copilota Dennis Murphy, a cui si aggiungono Henk Lategan (per la seconda volta al via della Dakar) e il navigatore Brett Cummings; chiudono gli equipaggi Gazoo Racing la coppia formata da Shameer Variawa e Danie Stassen. Per quanto riguarda la messa a punto del DKR Hilux T1+, gli ultimi test sono stati effettuati poche settimane fa nel deserto del Kalahari, con l’obiettivo di migliorare il più possibile la guidabilità e la configurazione delle sospensioni della Hilux.
UN SUPER PICK-UP. La Dakar 2022 si svolge nel deserto saudita, e per affrontare al meglio la sabbia e le dune del rally raid ecco come si presenta la DKR Hilux T1+: monta un V6 da 3,5 litri biturbo, con cambio sequenziale a 6 marce, posizionato al centro del telaio e di derivazione Toyota Land Cruiser. Il propulsore con setup standard e non in versione ‘prova speciale’ ha più di 400 cavalli a 5200 giri e 650 Nm di coppia già disponibili a 2000 giri. Valori che preannunicano prestazioni monstre nella configurazione gara. Per quanto riguarda il telaio, l’Hilux per la Dakar 2022 si basa invece sulle strutture collaudate dello scorso modello (iscritto dal 2018), ma che vedono l’introduzione di cerchioni di 37 pollici – invece dei 32, con battistrada da 320 millimetri rispetto ai 245 usati nel 2021. A questo si aggiunge un’escursione più ampia delle sospensioni, che passa da 280 millimetri a 350: modifiche dettate dal cambiamento del regolamento e dell’introduzione della categoria T1+, cha fa anche salire il peso dei veicoli a 2000 chilogrammi.
LA DAKAR 2022. Si continua per il terzo anno consecutivo in terra saudita: partenza il 2 gennaio 2022 da Ha’il, per chiudere il 14 gennaio a Jeddah dopo circa 8mila chilometri di percorso suddiviso in 12 tappe. Diverse le novità regolamentari a partire dal road book digitale, obbligatorio per tutti gli equipaggi, senza la possibilità che venga studiato in anticipo come accadeva invece per il cartaceo. La nuova classe regina T1+, dovrebbe invece nelle intenzioni della FIA, assicurare una lotta più serrata al vertice della classe automobili tra le 4WD e le buggy a trazione posteriore (per esempio MINI). Il nodo da sciogliere era principalmente quello legato alla questione pneumatici, problematica che è costata il secondo posto di Al Attiyah nel 2021, protagonista di ben 80 forature nelle ultime due edizioni del raid. Quindi la prossima Dakar vedrà le quattro ruote motrici con coperture maggiorate, ma con massimo due gomme di scorta a bordo (invece di tre della scorsa competizione), mentre per i buggy rimarrà il dispositivo di gonfiaggio dei pneumatici a bordo. Sistema utilizzato per gestire la pressione, così da poter massimizzare trazione, efficienza e consumo di carburante. Ritornando alle T1+, gioveranno di maggior escursione da terra, ma dovranno affrontare una limitazione prestazionale dovuta agli air restrictor della presa d’aria motore. Infine, si aggiunge la categoria T1-E, dedicata ai veicoli elettrici e ibridi che competono nella classifica generale con le T1 e le T1+, in cui è protagonista Audi al debutto con la Audi RS-Q e-tron. (Testo: Federico Giavardi)