Daimler, avanti (piano) nell’elettrico

Dopo GM, che ne aveva parlato chiaramente nei giorni scorsi in occasione della presentazione dei conti 2020, ora anche Daimler ammette che la transizione all’elettrico è sì necessaria, ma per finanziarla occorrono i proventi fatti con le auto a benzina e Diesel. Ola Källenius, il ceo dell’azienda tedesca, ha spiegato a chiare lettere che le auto a combustione interna sono fondamentali per generare la cassa necessaria per lo sviluppo delle eredi a motore elettrico e le ha definite senza giri di parole ‘macchine da soldi’.

SENZA FRETTA. “E’ prematuro per noi e senza senso economico rinunciare alle auto a combustione interna che sono un business solido che produce cassa da investire nel futuro” ha chiarito il manager che è anche numero uno di Mercedes.  Il che in altri termini significa che Daimler andrà avanti nello sviluppo e nella commercializzazione di modelli elettrici, ma senza troppa fretta a differenza di quanto invece dichiarato, sempre in queste prime settimane dell’anno, da altri giganti. Ford, al pari di Volvo e Jaguar, ha annunciato un completo phase-out dei motori diesel e benzina entro il 2030, e per accelerare i tempi ha stretto un’alleanza con Volkswagen per produrre alcuni modelli nello stabilimento di VW a Colonia. GM, invece, prevede la completa transizione entro il 2035. 

MA SONO GIÀ IN REGOLA. A differenza di Mercedes che ha fissato al lontano 2039 il passaggio definitivo all’elettrico, Daimler  al momento non ha definito una data precisa per il completamento della transizione. “Presto per dire come sarà il mercato tra dieci anni” ha spiegato Källenius. Intanto, nel 2020, le vetture con alimentazioni alternative hanno rappresentato per Daimler solo il 2 percento delle vendite complessive che ammontano a 2,5 milioni di modelli nel mondo. Una quota destinata a crescere nell’immediato futuro, anche se con una certa lentezza, tenendo conto che il brand ha intenzione di lanciare sul mercato quattro modelli elettrici compresa una versione completamente eco della Classe S. Va detto però che il gruppo Daimler nel suo complesso non se la passa male sotto il profilo del rispetto delle regole UE sulla decarbonizzazione, avendo raggiunto a differenza di altri grandi costruttori i target europei già al 2020 grazie al forte impatto di Smart e dei veicoli ibridi plug-in, che nei piani del gruppo saranno sempre più centrali anche nella strategia di Mercedes.