Corvette Z06: una furia aspirata (da 8600 giri!)
Avete presente l’elettrico, l’ibrido o i piccoli motori turbo a benzina di ultima generazione tanto efficienti? Bene dimenticateli per un momento e guardate a Ovest, perché dall’altra parte dell’Oceano c’è una nuova Corvette e con essa il più potente V8 aspirato mai montato su un’auto di serie. La Chevrolet Corvette Z06 è stata finalmente svelata e come aveva anticipato da diverso tempo l’auto da corsa, lì dietro ai sedili c’è un V8 tutto nuovo e davvero esotico.
https://www.youtube.com/watch?v=ztgWQmPH5r0
ALZA IL VOLUME. Si chiama LT6, ha 5,5 litri di cilindrata, 670 cavalli, la lubrificazione a carter secco, ma sopratutto ha l’albero a gomiti piatto. Se non siete tanto pratici di meccanica e vi siete sempre chiesti come mai, per esempio, un tradizionale V8 americano abbia tanta coppia sì, ma un regime di rotazione limitato, mentre un otto cilindri aspirato del Cavallino sprigioni tutta la sua potenza a un elevato numero di giri – in un crescendo di sound e ‘godimento’ -, la risposta la trovate proprio nella tipologia di albero a gomiti scelto. La configurazione ‘piatta’ di questo elemento risulta infatti vincente nella progettazione di un V8 capace di ‘urlare’ anche una volta superati gli 8mila giri rispetto a un più classico schema con i perni di manovella dell’albero motore sfasati di 90°. Una volta accesa la nuova Corvette Z06 non lascerà alcun dubbio sul tipo di V8 utilizzato e come possiamo udire dai primi video rilasciati dalla Casa, il sound è davvero unico e coinvolgente come non mai. Grazie a una cilindrata di tutto rispetto, non è stata penalizzata neppure la coppia: sono 626 i Nm disponibili a 6300 giri, mentre il rapporto finale del cambio robotizzato doppia frizione a otto marce è stato accorciato per sfruttare al meglio il motore nella zona alta del contagiri.
POTENZA E CONTROLLO. Il propulsore è il vero protagonista della nuova Corvette Z06 questo è certo, ma le modifiche rispetto alla ‘base’ Stingray non si fermano qua: le carreggiate sono state allargate di ben 9,4 cm e al posteriore ci sono nuovi pneumatici extra large con diametro di 21″ e 345 mm di larghezza, solo 10 mm in meno di quelli montati da una Lamborghini Aventador. Gli ammortizzatori a controllo elettronico sono stati ricalibrati e l’impianto frenante adeguato alle nuove performance della vettura, con la possibilità – come optional – di montare l’impianto carboceramico. Se il V8 desiderate scatenarlo poi con una certa frequenza tra i cordoli la Corvette Z06 può essere ulteriormente arricchita di uno specifico pacchetto Z07, che, tra gli altri, include gomme Michelin Cup 2R semi-slick, un pacchetto aerodinamico avanzato completo di un enorme alettone posteriore in fibra di carbonio per un valore di deportanza di 333 kg a 300 km/h. Se invece si vuole ridurre al minimo il peso e le masse non sospese sono disponibili cerchi in fibra di carbonio.
I DETTAGLI GIUSTI. A livello estetico la Corvette Z06 non stravolge lo stile della Corvette C8, ma aggiunge tanti particolari distintivi che la rendono ancora più sportiva e aggressiva: sono nuovi i paraurti anteriore e posteriore – il primo è stato ridisegnato per aumentare la grandezza delle prese d’aria, il secondo integra i quattro nuovi terminali di scarico al centro – e lo spoiler di serie, mentre all’interno spiccano nuovi rivestimenti e dettagli in fibra di carbonio. Nessuna informazione è stata al momento rivelata sulle performance, né come accelerazione né come velocità massima, ma considerato lo 0-100 km/h della variante Stingray di circa 3″ (con ‘soli’, si fa per dire, 500 cavalli), non fatichiamo a immaginare prestazioni di prim’ordine per questa Z06.