Con la Mercedes 560 SEC Bespoke ha fatto bingo

Con la Mercedes 560 SEC Bespoke ha fatto bingo

Di restomod di dubbio gusto e anche un po’ insensati ormai è pieno il mondo. Fortuna che, nella marmaglia di macchine sfacciate e piene zeppe di cavalli e diavolerie elettroniche che spesso fanno rima con scarsa affidabilità, a volte capita di trovare qualcosa di buono. O quantomeno qualcosa che restituisca davvero lo “spirito” che forse dovrebbe guidare chiunque decida d’imbarcarsi in un restauro non conservativo di un’auto classica: migliorarne le doti di guida e la sicurezza, possibilmente senza mortificare con colpi di matita troppo avventati l’opera di fior fior di car designer. È questo il felice caso della Mercedes 560 SEC finita nelle “grinfie” della californiana Bespoke.

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RISPETTA LA TRADIZIONE… La 560 SEC era la Mercedes preferita di Bruno Sacco, l’uomo che l’ha disegnata e che a cavallo tra gli anni ’70 e ’90 ha diretto lo stile della casa tedesca, ridefinendo, con un approccio più “fresco” e al tempo stesso razionale, i canoni dell’eleganza classica per cui le auto con la stella a tre punte sul cofano sono famose in tutto il mondo. Sarà stato per quel briciolo di timore reverenziale che in casi come questo male di certo non fa, ma gli uomini della Bispoke si sono guardati bene dal pacioccare troppo la linea sobria e signorile della coupé di Stoccarda, che negli anni ’90 era uno dei sogni più ricorrenti degli yuppies e oggi conserva intatto tutto il suo charme.

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… MA È UN PO’ PIÙ “TRASGRESSIVA”. L’allargatina ai parafanghi, le minigonne un po’ più “strong”, i cerchi di 17” con canale rovesciato e gli spoiler nei paraurti si notano. Inutile provare a dire il contrario. Si notano, ma non stonano. E se anche il mix di tutto questo, un po’, per forza di cose, la silhouette dell’auto finisce con l’appesantirla, non c’è nulla di campato per aria. Anzi, in un certo senso questa blanda operazione di tuning trova il suo perché in ciò che si nasconde sotto il cofano anteriore. Che al posto del 5.5 V8 da 300 CV con cui la Mercedes 560 SEC usciva dalla fabbrica ospita il più moderno e potente 6.2 con lo stesso numero e la stessa disposizione dei cilindri che ha equipaggiato i modelli d’alta gamma della casa griffati AMG dal 2006 al 2015.

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PAGATA A PESO D’ORO. Ecco allora che le sospensioni ribassate, i freni maggiorati e i sedili sportivi Recaro diventano le classiche “ciliegine sulla torta”, come pure l’impianto di scarico sportivo con il terminale sdoppiato che sbuca sul lato sinistro, proprio come nella 560 SEC originale. Inutile, a questo punto, chiedersi cosa penserà di questa Mercedes il suo nuovo proprietario, che qualche giorno fa, in un’asta online su Bring a Trailer, per aggiudicarsela ha staccato un assegno di 560.000 dollari. Mica bruscolini…

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