Comprereste una Civic usata da “Mad Max”?
L’UTILITARIA DI VERSTAPPEN. C’è chi si è lamentato del listino della nuova Honda Civic Type R. Ma c’è anche chi ha pagato molto di più per un esemplare (usato e immatricolato per la prima volta nel 2018) della generazione precedente, quella uscita di produzione da pochi mesi. In quest’ultimo caso c’era un buon motivo, però: la vettura in questione era l’auto “aziendale” di Max Verstappen, quella che il due volte campione del mondo di F1 ha utilizzato per i suoi spostamenti personali (e certamente non l’unica…), per lo più tra Monte Carlo e il sud della Francia ma non solo.
USATO GARANTITO E FIRMATO. La vendita all’asta, organizzata da Catawiki, ha fruttato ben 75.000 euro, a fronte di una stima d’asta tra 50.000 e 60.000 euro, quindi ben sopra l’ultimo prezzo di listino della Civic Type R in allestimento GT ma anche delle quotazioni medie di un usato. La company-car di Verstappen è stata intestata alla filiale francese della Honda fino al momento della vendita.
USATA POCO, MA COME? Si tratta di un esemplare di serie, di colore bianco, con 58.432 km all’attivo, che però il pilota olandese due volte iridato ha personalizzato applicando la sua firma sul cruscotto e sul portellone posteriore. Due “segni particolari” che hanno evidentemente attratto molti dei suoi tifosi ed estimatori più affezionato.
CHE BAGARRE PER AGGIUDICARSELA. A scorrere l’elenco delle offerte di aggiudicazione (si partiva da 1 euro!) ci si accorge che molte di queste sono arrivate dalla terra natale di Max, l’Olanda, fino a quota 18.000 euro; poi la bagarre si è fatta più… internazionale, con rilanci provenienti da Svizzera, Austria, Germania e anche dall’Est Europa. Alla fine, a colpi di 5000 euro, la sfida si è ristretta tra un cliente olandese e uno slovacco ed è stato quest’ultimo ad aggiudicarsi l’auto di Max Verstappen per 75.000 euro.
UN BUON INVESTIMENTO? Le Civic Type R sono vetture amate dagli appassionati della Casa giapponese e, più in generale, dagli estimatori delle “hot hatch” del Sol Levante. Di certo l’investimento affrontato dal neo-proprietario è destinato a rivalutarsi nel tempo, soprattutto se Verstappen dovesse vincere altri titoli iridati, anche se solo una minima parte del mondo dei collezionisti apprezzerà la personalizzazione derivante dagli autografi su plancia e portellone, tanto più che l’olandese non risulta intestatario dell’auto sui documenti ufficiali. E tutti sanno quanto sia invece il valore aggiuntivo che la proprietà certificata di un oggetto da parte di una celebrità generare anche su un oggetto comune.