Citroën SM: il restomod (di classe) che non ti aspetti
Nel 1970, se eravate un parigino benestante e con un certo occhio per lo stile, probabilmente avevate in garage una Citroën SM. So che le parole ‘Citroen’ e ‘benestante’ non vanno spesso a braccetto, ed è proprio per questo che la SM nacque, così da elevare la percezione del marchio francese considerato troppo popolare nonostante la magnifica DS. Fu una gestazione lunga, ma la Citroën ‘Sport Maserati’ ad oggi rimane, con i suoi pregi e difetti, una coupé unica: la squadrata, stravagante eppur sublime linea è opera di Robert Opron, il motore – progettato dall’Ingegner Alfieri di Modena – è un 2.7 litri V6 Maserati da 170 cavalli in grado di spostare quei 14 quintali a 220 km/h, gli interni sono piuttosto lussuosi e non mancano finezze all’avanguardia come i fari direzionali, il servosterzo a resistenza variabile e le celeberrime sospensioni idropneumatiche. Tuttavia, i margini di miglioramento sono vasti.
MECCANICA INFERNALE. La SM era una vettura dalla manutenzione da incubo, tanto che i meccanici speravano di non vederne mai una apparire di fronte al loro garage. Non tutti però: Jean-Michel Gallet smonta e rimonta i V6 Maserati/Citroen da quando è ragazzino, ha imparato tutto e di più a riguardo e dopo decenni di esperienza ha fondato la Gallet Automobiles, dove restaura e affina DS e SM; lo fa talmente bene da aver creato la SM2, versione moderna, più affidabile e piacevole della SM originale. La SM2 è un restomod, sì, ma uno dei più sobri e raffinati che mai vedrete nella vita, così delicato che le migliorie sono quasi impercettibili… anche se ve ne sono più qui che baguette in una boulangerie.
DISCREZIONE E CLASSE AL PRIMO POSTO. L’obiettivo non era quello di creare una super SM da 400 cavalli, semplicemente eliminare ogni difetto dell’originale dando un po’ più di verve al motore e ancor più stile e comfort all’insieme. Il V6 Maserati viene ricostruito da cima a fondo e alleggerito, alberi a camme e albero motore bilanciati alla perfezione, il volano perde qualche chilo, l’iniezione è moderna, lo scarico degno di un sei cilindri e il tutto per passare da 170 cavalli a… 182, ma con 50 Nm di coppia in più e a metà dei giri di prima, mentre realisticamente le SM non bancavano più di 140/145 cavalli, di conseguenza il guadagno reale è di una quarantina di cavalli. Il vano motore (piuttosto incasinato di serie) è riorganizzato in maniera maniacale e ordinatissima, ogni linea idraulica è sostituita e telaio e carrozzeria sono, se necessario, rimessi a nuovo.
NATA PER COCCOLARVI. Il risultato è una SM più scattante, più invogliata a fare le fusa e più leggera di 120 chili, i cerchi in stile originale sono da 17” e creati su misura (6.000 euro a set!) per ospitare nuove Michelin Pilot Sport 4, dato che le vecchie gomme da 15’’ non potevano gestire la rinnovata coppia. Persino il riscaldamento è affinato, i freni maggiorati, gli interni insonorizzati a livello di una sala di registrazione e su richiesta si può avere un differenziale autobloccante e una quinta più lunga per i viaggi in autostrada. La lista – tra condizionatore, stereo, impianto elettrico etc. etc. – potrebbe andare avanti all’infinito, giusto per farvi capire l’enorme mole di lavoro dietro alla SM2. Per 80/90.000 euro (oltre all’auto donatrice che deve essere sana) la famiglia Gallet vi restituisce una Citroen SM persino più bella dell’originale e immensamente più affidabile e godibile. Non tutti i restomod sono fatti per i passi di montagna o per la pista, e questa SM2 ne è un portentoso esempio.