
Chevy Chevelle Malibu: l’abito non fa il monaco
La BMW M3 Touring e l’Audi RS4 Avant sono dei gran pezzi di auto da famiglia, macchine perfette per chi ama andare veloce e portarsi mezza casa in vacanza. Ma se cercate qualcosa di più ruspante, qualcosa, per intenderci, che non vi faccia sembrare un calciatore di Serie A al terzo matrimonio o un attempato notaio dal piede pesante, beh potreste fare un pensierino a questa Chevy Chevelle Malibu del ’64.
ROBA DA MATTI! Tranquilli, non vi stiamo suggerendo di rimpiazzare due balistiche wagon tedesche con un cimelio americano di sessant’anni fa. Ma per dimostrarvi che non siamo impazziti, dobbiamo dirvi che il cimelio americano in questione è stato… leggermente rinvigorito. Dopotutto, negli States sono decenni che si occupano di restomod, tendenzialmente piazzando un enorme V8 ovunque sia possibile. Solo che, all’epoca di questa Chevelle, non sapevano si chiamassero così. Questa particolare Malibu wagon a tre porte appartiene invece ai tempi recenti, e differisce leggermente dal modello standard.
UN BEL V8 E SI CAMBIA MUSICA! Un’azienda del Michigan, la Dutch Boys Hot Rods di Vicksburg, ha pensato bene di strappar via dal cofano il poco brillante motore originale sostituendolo con un grosso e arrabbiato V8 di origine General Motors. Parliamo dello stesso otto cilindri che muove la minacciosa Cadillac CT5-V Blackwing: 668 CV e 893 Nm di coppia, numeri che fanno impallidire la Malibu dell’epoca, e che hanno reso necessario un certo “contorno tecnico” per non far spezzare in due questa vecchia wagon. I Dutch Boys hanno rinforzato da cima a fondo il telaio e per le sospensioni si sono rivolti alla Strange Engineering, che ha fatto tutto il possibile per evitare che tra le curve questa wagon dondoli come una gondola in mezzo all’oceano. I freni a disco forati e baffati con pinze a sei pistoncini sono della Wilwood e i cerchi a dieci razze della Billet Specialties sono avvolti da gomme Michelin di ultima generazione.
NE VOLETE UNA? Insomma, questa Malibu da sparo ora si ferma, curva e accelera piuttosto in fretta, sempre a trazione posteriore e con un cambio automatico a dieci marce. Un’azienda californiana – la Custom Legend – si è occupata della carrozzeria riparandola e verniciandola e utilizzando una raffinata tonalità bicolore grigia e beige assai gradevole alla vista. Gli interni, totalmente rifoderati, seguono le stesse tenui colorazioni. Moquette nuova, pelle nuova, volante (bruttino) nuovo… tutto color sabbia o biscotto, un ambiente accogliente che offre anche un moderno impianto multimediale. Il baule (con una bella valigetta vintage per gli attrezzi) rimane immenso. Questa muscolosa Malibu non avrà lo status delle tedesche, ma ha carattere da vendere, prestazioni spaventose e tonnellate di praticità; l’esemplare in questione ha già trovato casa, ma se doveste volerne una simile ora sapete a chi rivolgervi…