C’era una volta una Ford Escort XR3. Poi Tolman…
Tolman Engineering non sarà sicuramente un nome nuovo alle vostre orecchie, meno noto di Singer o Amos, forse, ma senza dubbio in grado di sviluppare progetti e sfornare restomod della stessa caratura. Negli ultimi anni la Tolman ha conquistato le luci dei riflettori grazie alla sua “cattivissima” Talbot Lotus Sunbeam (260 cavalli su 950 chili) e per il restomod della 205 GTI 1.9 (202 cavalli, 72 in più degli originali, differenziale autobloccante, freni sportivi e meno di 9 quintali sul piatto della bilancia). Insomma, una piccola peste all’ennesima potenza.
UN LUPO TRAVESTITO DA AGNELLO. L’ultimo restauro dell’azienda inglese, invece, è decisamente più “sommesso”, quasi tenero a confronto. La base di partenza è la Ford Escort XR3, un’auto che non ha segnato gli anni ’80 come la Lancia Delta, ma comunque molto apprezzata dagli amanti delle hot hatch dell’epoca. Cavalcando l’onda dell’entusiasmo che negli ultimi anni si è generato intorno alle cosiddette youngtimer, ossia le auto con un’età compresa tra i venti e i trent’anni, della Escort di terza generazione la Tolman ha scelto non la RS Turbo, bensì una versione un po’ più “pacata”, ma che con il suo 1.6 da 97 CV all’epoca, giusto per intenderci, rivaleggiava con la Volkswagen Golf GTI, una compatta tutt’altro che “tranquilla”. Ora, 100 cavalli scarsi non sono molti e infatti la Escort XR3 non è esattamente una SF90 sul dritto, ma ricordate che abbinati a quei pochi quintali di lamiera possono generare molte più emozioni del previsto.
OLTREMANICA FU UN SUCCESSO. La Ford vendette oltremanica più di 11.000 Escort XR3, ma ora ne circolano solo un paio di centinaia da quelle parti… e da quelle parti è pieno di B-Roads, le strade secondarie tipiche di Inghilterra, Galles e Scozia, immerse in paesaggi magnifici e perfette per godersi una macchinina tutta pepe come la XR3. Per soddisfare le richieste del cliente, la Tolman ha rimesso la Escort letteralmente a nuovo, ottenendo un risultato degno della casa madre. E pensare che il progetto è stato preso in carico dopo che un altro restauratore l’aveva lasciato a metà, il che significa non sapere con esattezza cosa sia stato fatto, come, se ci sono tutti i pezzi o se ce ne sono addirittura troppi, visto che che gli specialisti inglesi si sono visti recapitare, insieme all’auto, uno scatolone ricolmo di pezzi di ogni genere. Ovviamente senza etichette…
UN RESTAURO MANIACALE. A questo punto, l’approccio della Toleman è stato “go big or go home”, e l’azienda inglese le cose le ha fatte in grande eccome, confezionando un restomod da applausi. Diciotto mesi di restauro hanno portato a una perfetta verniciatura in Sunburst Red con una qualità che sarebbe stata impossibile da raggiungere negli anni ’80. Alcune parti (come la tappezzeria) hanno richiesto mesi e mesi di ricerche, altre sono state costruite in casa, altre ancora ripristinate a nuovo come i caratteristici cerchi “a quadrifoglio”. L’attenzione ai dettagli è stata pazzesca: persino le lancette della strumentazione sono state restaurate ricercando l’esatta tonalità dell’epoca, mentre i vetri sono stati lucidati per farli risplendere, stando attenti a non rovinare le sigle di identificazione originali. Chris Tolman, il fondatore, è entusiasta della riuscita del progetto, un omaggio agli anni ’80 e alle soddisfazioni di un restauro eseguito alla perfezione. Siamo certi che ne seguiranno molti altri. E naturalmente, non vediamo l’ora!