C’era una volta la Volvo…

L’auto che vedete nelle foto è una Volvo. Sì, lo so che la EM90 non sembra una Volvo ed è naturale che sia così, visto che sostanzialmente si tratta di una Zeekr 009 a cui è stato modificato il frontale e una piccola parte del portellone posteriore. Sono i frutti della globalizzazione e del fatto che il marchio svedese è dal 2010 di proprietà del Gruppo Geely. Nel 2021, poi, il gigante cinese ha creato il brand Zeekr 100% elettrico e questi sono i risultati.

Volvo EM90

Volvo EM90

I NUMERI PRIMA DI TUTTO. Risultati che sicuramente il management Volvo si aspetta anche dalla EM90, visto che il settore dei grandi monovolume è in crescita in Cina. Il mercato asiatico è talmente vasto che senza dubbio c’è spazio per una versione premium e dal sapore europeo della Zeekr 009. Quindi è impossibile trovare qualcosa di sbagliato a questo progetto dal punto di vista strategico. Se invece parliamo di passione per l’auto, il discorso cambia completamente.

L’AUTO PREFERITA DAI PAPÀ. Chi come me è nato negli Anni ’80, sente ancora nelle narici il profumo della pelle dei sedili della mitica 850 T5, mentre nelle orecchie risuona il sibilo del cinque cilindri turbo e nello stomaco ritorna quella sensazione di rimescolamento degli organi interni. C’è stato un periodo, durato poco più di un lustro, in cui la station wagon svedese ad alte prestazioni (la berlina impallidiva al suo cospetto) era una delle auto più desiderate dai papà, mentre nell’immaginario di noi monelli aveva sostituito la Thema Turbo 16v.

Volvo 850 T5

EVVIVA LA 850 T5. Ricordo benissimo che divenni lo stalker di un vicino di casa finché non mi portò a fare un giro sulla sua 850 T5 nera. Ovviamente erano altri tempi e non torneranno mai più, anche perché oggi chi farebbe salire in macchina un bambino senza prima chiedere il permesso ai genitori? Ad ogni modo, è già da qualche anno che Volvo ha innestato la retromarcia rispetto ai gusti di noi petrolhead. Qualsiasi riferimento a prestazioni e a modelli sportivi è stato cancellato senza particolare preavviso.

A destra la Volvo V60 Polestar, a sinistra la Volvo 850 T5

E LA “VECCHIA” POLESTAR. Anche il progetto Polestar, che era iniziato con ottime premesse e con le omonime versioni della S60 e della V60 (la seconda è una delle station wagon più selvagge che abbia mai guidato), è stato stravolto dopo nemmeno un lustro diventando “full electric”. Si, è vero che la Polestar 2 può avere delle incredibili sospensioni Ohlins regolabili a mano, ma onestamente rispetto a tutto quello che Volvo è stata rispetto alle alte prestazioni, è un po’ poco.

Polestar 2

CHINA CONNECTION. La nuova EM90, poi, aumenta ancora di più la distanza tra la Volvo di una volta e quella attuale, che sceglie di mettere il proprio marchio su un monovolume cinese e di raccontare quanto sia scandinavo. In questo scenario le informazioni su questa EM90 lasciano il tempo che trovano, anche perché per ora è venduta solo in Cina. Ad ogni modo sappiate che ha un motore elettrico da 272 CV e una batteria enorme da 116 kWh che secondo il ciclo di omologazione cinese definisce un’autonomia di 738 km. Esaltante, vero?