Bugatti Chiron Super Sport: la dedica a Jean Bugatti
La Bugatti Chiron Super Sport, versione ancora più potente e rapida – per quanto sia difficilmente figurabile – della versione ‘standard’ da 1500 cavalli è subito riconoscibile per gli arrogantissimi scarichi sovrapposti in verticale e la coda più filante. La nuova Type 55 Super Sport sarà ancora più inconfondibile, un raggio di sole in una giornata uggiosa, letteralmente. La casa di Molsheim ha terminato la produzione di tutte e 500 le Chiron previste, ma nulla vieta di continuare a sfornare versioni speciali basate sulla Super Sport. L’ultimo sforzo del reparto Sur Mesure di Bugatti si chiama Type 55 Super Sport ed omaggia l’omonima Type 55 Super Sport (bensì Roadster) ideata nel 1932 da Jean Bugatti, figlio di Ettore.
HYPER GT PER TRADIZIONE. Derivata dalla Tipo 51, la 55 SS è all’avanguardia per l’epoca: motore da 2,3 litri otto cilindri con doppio albero a camme in testa, compressore volumetrico Roots e 180 cavalli che spingono questa giallissima scoperta a 180 km/h. Per l’epoca era praticamente una supercar-GT, comoda e velocissima, prodotta in soli 38 esemplari. La Chiron Super Sport è già completa da quel punto di vista – spaventosamente rapida e rifinita in maniera onirica – così il dipartimento Sur Mesure ha puntato tutto sull’estetica. La personalizzazione più lampante è la verniciatura bicolore, nera e gialla, una livrea molto cara ai Bugatti quasi un secolo fa e sorprendentemente azzeccata anche per la Chiron; bellissimo il motivo sempre più fitto di numeri 55 – che compongono anche la sigla SS – attorno ai proiettori anteriori.
DETTAGLI UNICI. Gli esterni della Type 55 si distinguono anche per l’ala posteriore gialla e nera – sotto la quale si intravede la scritta “55 1 of 1” e per i loghi gialli di cerchi, W16 e posteriore. Ovviamente lo stesso tema è ripreso all’interno con pelle nera a contrasto e cuciture gialle, la firma – in giallo – di Jean Bugatti (scomparso prematuramente a 30 anni) sul battitacco e eleganti linee dello stesso colore lungo il cruscotto. I magnifici sedili riportano la scritta “55 1 of 1” sul poggiatesta e la trama romboidale dello schienale è delineata da cuciture gialle; unici i pannelli porta in Alcantara, che recano lo stesso fitto motivo dei proiettori ed è realizzato a mano. Per l’occasione Bugatti ha gentilmente chiesto una Type 55 originale al museo nazionale dell’automobile di Mulhouse, così da fotografare una coppia di rarità mangia-continenti: 90 anni le separano, ma il fascino è rimasto la loro caratteristica principale.
