BMW M4 CS: le manca una “L”, ma non sembra
Più potente della Competition, meno estrema della CSL. La BMW presenta la nuovissima M4 CS, acronimo che sta per “Competition, Sport” e che, per una sola lettera, la L di Lightweight, non richiama le glorie passate della casa bavarese. Ma è davvero un problema, contando quanto siano eccezionali le M2 CS e le M5 CS?
UN CUORE CHE BATTE FORTE. Il motore resta l’S58: l’ormai celebre 3.0 sei cilindri in linea biturbo raggiunge quota 550 cavalli, 20 in più della versione Competition 4×4 e 40 in più della Competition con la sola trazione posteriore e nemmeno uno in meno rispetto alla brutale CSL. L’incremento di potenza è stato ottenuto pompando a 2,1 bar la pressione di sovralimentazione dei turbo e “giocando” con gestione elettronica del motore.
UN PROIETTILE AL ‘RING. La nuova CS stacca lo “0-100” in 3,4 secondi e ferma la lancetta del tachimetro a 302 km/h solo per imposti limiti elettronici. Prestazioni veramente notevoli, ancor più impressionanti della CSL, perlomeno sul dritto e per un motivo ben preciso. Mentre la più “cattiva” delle M4 è disponibile con la sola trazione posteriore, la CS di base con è 4×4, e quindi l’enorme potenza è più gestibile. La CSL si prende la rivincita da un punto di vista dinamico, girando 1,9 secondi più veloce tra i cordoli del Nürburgring, anche se il tempo di 7’21’’989 della CS resta comunque eccezionale.
EFFICACIA O “IGNORANZA”, A VOI LA SCELTA. Il sistema xDrive distribuisce in maniera ottimale la coppia tra avantreno e retrotreno, lo stesso compito è affidato al differenziale attivo M al posteriore per i rispettivi semiassi, garantendo una predominanza del sovrasterzo e non cancellando l’equilibrio tipico di una sportiva della divisione Motorsport. Chi ci sa fare con le sbandate di potenza, ovviamente, può disattivare completamente il DSC e ‘svincolare’ l’asse anteriore, in modo da avere una trazione posteriore pura, proprio come la CSL. Il tetto e i sedili in carbonio e il silenziatore in titanio fanno risparmiare venti chili di peso rispetto alla Competition (l’ago della bilancia si ferma a 1.705 kg).
RICCA E SPORTIVA. Esteticamente la BMW M4 CS riprende moltissimo dalla CSL: splitter anteriore, diffusore posteriore, minigonne, cofano con doppia bombatura, specchietti… tutto in carbonio e tutto maledettamente attraente. La differenza più lampante sta nelle tinte per la carrozzeria: il Frozen Blue e il Frozen Isle of Man Metallic Green sono esclusive dell’ultima special bavarese. L’abitacolo è un trionfo di pelle, Alcantara e carbonio, e coniuga lusso e comfort a un’indole più racing. Non manca il tasto M per memorizzare due diverse modalità di guida personalizzate – andando a intervenire su motore, sterzo, telaio e impianto frenante – e l’M Laptimer per i tempi in pista, oltre all’M Drift Analyser per vantarvi con gli amici del vostro ultimo traverso durato ventiquattro secondi.
CONCORRENZA INTERNA. La nuova BMW M4 CS è potente, esteticamente aggressiva e attraente, super accessoriata e dannatamente veloce. Ha solo un piccolissimo problema: la CSL. O meglio, forse è la CSL, prodotta in appena mille esemplari, a perdere qualche punto al cospetto della CS, che ha la stessa potenza e la stessa, grintosissima carrozzeria; cambiano solo gli 80 chili in più e la trazione integrale (comunque disinseribile).