BMW M3 Touring, che lotta con le altre super wagon

STATION WAGON A CHI? Quando si pensa alla velocità e la si associa all’automobile, vengono immediatamente in mente macchine basse e sportive, spesso con pochissime concessioni al comfort, o comunque, in generale, macchine molto poco inclini agli inevitabili “compromessi” che nella maggior parte dei casi regolano l’impostazione delle automobili che incontriamo per strada e guidiamo tutti i giorni. All’occorrenza, però, una buona dose di sprint la si può reperire anche in una vettura comoda come… una familiare. Di berline sportive “classiche” – quelle a tre volumi, per intenderci – la storia dell’auto è piena; decisamente più rare (e in un certo senso edonistiche) sono, invece, le station wagon ad alte prestazioni. Un filone imboccato abbastanza raramente dai costruttori automobilistici, tra “esperimenti” particolarmente risusciti e divenuti nel tempo vere icone (due esempi su tutti: l’Audi RS2 e la Volvo 850 T-5R degli anni ’90) e una rinnovata (in certi casi ormai consolidata, come per l’Audi RS6 Avant, dal 2002 la più “esagerata” di tutte le super wagon, indiscusso punto di riferimento della categoria dal 2002) tendenza a osare un po’ di più nell’abbinare spazio a volontà per persone e bagagli a una grinta da vera supercar.

LA PRIMA DELLA STORIA. Che una carrozzeria giardinetta possa stare bene con un motore da urlo come il pane con il burro lo dimostra la nuova BMW M3 Touring (nelle foto qui sopra). La prima M3 station wagon della storia, che la casa bavarese si è regalata nell’anno del primo mezzo secolo d’attività del reparto BMW Motorsport, è l’attesissimo risultato di un’idea accarezzata più di vent’anni fa e per tutto questo tempo rimasta chiusa in un cassetto (scopri qui le BMW M3 mai entrate in produzione).

TI FA DIRE WOW ANCHE SENZA LA “M”. Esiste un altro modo per ottenere un risultato molto, molto vicino alla M3 Touring in termini di prestazioni assolute e piacere di guida. E poco importa se l’Alpina B3 Touring (nella foto qui sopra), che è molto più di una Serie 3 super potente e super lussuosa, la “M” appiccicata in coda non ce l’ha: pur montando lo stesso motore 3.0 sei cilindri in linea biturbo, infatti, è percepita come un’altra macchina: meno esasperata, più elegante e ricercata, ma altrettanto veloce e “affilata” in curva. In fondo, solo una quindicina di cavalli separa queste due super station wagon: la M3 Touring, che condivide la meccanica con trazione integrale M xDrive della M3 Competition berlina (volendo, però, il differenziale posteriore attivo può trasmettere la coppia solo sulle ruote posteriori), ha 520 CV, mentre la B3 Touring con trazione integrale xDrive ha invece 495 CV, ben 33 in più rispetto alla “normale” M3.

UNA RIVALE CHE VIENE DA PIÙ LONTANO. Se c’è un’auto da cui la nuova BMW M3 Touring deve guardarsi le spalle la “colpa” è (quasi) tutta dell’Audi. A Ingolstadt, di station wagon al cardiopalmo se ne intendono, e anche parecchio: era il 1999 quando la casa dei quattro anelli trasferì l’eredità della mitica RS2 nella RS4, offrendola, peraltro, solo con carrozzeria giardinetta. Nel pieno spirito di quel modello, basato sull’Audi A4 Avant di prima generazione, l’attuale Audi RS4 Avant (nella foto qui sopra) ribadisce, alzando la barra dell’adrenalina, il mix vincente tra la versatilità e la qualità costruttiva di una familiare che non ha bisogno di presentazioni con tutta la sicurezza della trazione integrale Quattro e un motore da vera sportiva: 2,9 litri 6 cilindri (come la rivale bavarese, ma disposti a V e non in linea) con 450 CV. Una delle scelte migliori per viaggi comodi e velocissimi.

LA PIÙ POTENTE DEVE ANCORA ARRIVARE. L’esclusivo club delle station wagon ad alte prestazioni ha appena accolto un altro pezzo da novanta. La nuova Mercedes-AMG C43 (nella foto qui sopra), che ha detto addio al precedente 3.0 V6 bi-turbo in favore di un più piccolo 4 cilindri 2.0 (è quello della A45 AMG) arricchito da un turbo che integra al suo interno un piccolo motore elettrico con il compito di annullare il turbo lag. La nuova C43 è abbinata anche a un sistema mild hybrid a 48 volt e può erogare un totale di 408 CV trasmessi alle quattro ruote da un cambio automatico a 9 rapporti dotato di frizione in bagno d’olio al posto del convertitore di coppia. Ma il vero piatto forte deve ancora arrivare e si chiama Mercedes-AMG C63: la sorella maggiore sarà proposta in due varianti di carrozzeria, berlina e giardinetta. Per la Classe C più estrema di tutte, gli uomini di Affalterbach hanno deciso di resistere alla tentazione di tornare ai “vecchi” V8, che rimarranno comunque sotto il cofano di alcuni modelli. Grande protagonista, quindi, sarà il “piccolo” 2.0 quattro cilindri della C43 ma questa volta abbinato ad un sistema plug-in hybrid che è stato messo a punto per sviluppare una potenza di oltre 600 CV, un record per la categoria.