BMW M3, finalmente arriva la Touring
LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI. In cuor loro, gli appassionati la stavano sognando da un paio di decenni. Era il 2000 quando la BMW sembrava essersi finalmente convinta a realizzare una M3 con carrozzeria station wagon: fu allestito un prototipo perfettamente funzionante (spinto dallo stesso, raffinatissimo 6 cilindri in linea da 3,2 litri e 343 CV della versione coupé), ma l’auto, alla fine, non approdò mai in catena di montaggio, benché a Monaco avessero studiato la fattibilità economica del progetto nei minimi dettagli. Ventidue anni e tre generazioni dopo, la Serie 3 familiare è finalmente pronta a compiere la metamorfosi che darà vita alla prima BMW M3 Touring della storia. Insomma, non poteva esserci un finale migliore per chiudere in bellezza un anno molto importante per la divisione Motorsport della BMW, che nel 2022 festeggia il suo primo mezzo secolo di storia.
FACCIA CATTIVA. L’auto, che farà il suo debutto in anteprima mondiale al Goodwood Festival of Speed domani, sarà ordinabile già a fine estate, con l’inizio della produzione (nello stesso impianto di Monaco di Baviera dove viene assemblata la M3 berlina) fissato a novembre. Il look della nuova BMW M3 Touring riceve una decisa iniezione di grinta e muscoli: passaruota più larghi, doppio rene frontale a sviluppo verticale senza cornice, paraurti con più sfoghi per far respirare meglio il motore e i freni e, a richiesta, un kit estetico a base di fibra di carbonio a vista. Il tetto, barre portatutto comprese, di serie è nero lucido (in tinta con la carrozzeria è un optional senza sovrapprezzo).
HA UN MOTORE DA CORSA. Una station wagon si apprezza soprattutto per la praticità e il grande spazio per passeggeri e bagagli, e la BMW M3 Touring in questo non fa eccezione. Il pezzo forte, però, rimane il motore, ovvero lo stesso 3.0 sei cilindri in linea biturbo delle sorelle M3 e M4 in configurazione Competition (un’unità strettamente imparentata con quella delle M4 GT3 che corrono nelle gare di durata). Sono quindi ben 510 i cavalli sotto il cofano, scaricati a terra dal collaudato sistema di trazione integrale M xDrive, accoppiato al velocissimo cambio M Steptronic, i cui otto rapporti, in modalità manuale, si possono inserire azionando le palette dietro il volante. La distribuzione della coppia motrice sui due assali garantisce sicurezza e stabilità in ogni circostanza, ma ai piloti più esperti, per allentare la morsa degli aiuti alla guida e gestire con il solo piede destro tutta la cavalleria a disposizione, basterà disattivare il controllo elettronico della stabilità, ritrovandosi con la trazione sulle sole ruote posteriori.
RINFORZATA. Secondo i primi dati tecnici diffusi dalla casa, la BMW M3 Touring è in grado di bruciare lo 0-100 km/h in 3,6 secondi e di superare i 200 km/h con partenza da fermo in poco meno di 13 secondi. Va da sé che, di fronte a prestazioni paragonabili e in certi casi superiori a quelle di tante supercar e alla tipologia dell’auto, una familiare pensata per viaggiare anche a pieno carico, i progettisti della divisone BMW M non hanno potuto non riprendere in mano il disegno dell’autotelaio, rinforzandolo con elementi specifici sopratutto nella zona del pavimento e del baule.
DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA. Oltre a una carrozzeria con una maggior rigidità torsionale, altri sono i punti di contatto della nuova BMW M3 Touring con le vetture da competizione. Giusto qualche esempio: i cerchi in lega con misura differenziata, 19 pollici davanti e 2 dietro, sono forgiati e, su richiesta, possono essere abbinati a pneumatici da pista; l’impianto frenante tradizionale, già molto performante, per chi volesse sperimentare staccate degne di un Gran Premio può essere sostituito con un equivalente in materiale carboceramico; le sospensioni, MacPherson all’anteriore e mutilink a cinque bracci al posteriore, seguono una cinematica specifica, studiata per offrire la massima stabilità e precisione di guida; i sedili anteriori, sempre su richiesta, si possono avere con il guscio in fibra di carbonio, risparmiando una decina di chili. Non molti, ma si sa, la vera differenza, soprattutto su certe macchine, si annida in ogni piccolo dettaglio…